5 curiosità sullo Studiolo di Francesco I a Palazzo Vecchio

Luogo privatissimo, realizzato dal 1570 per ospitare la collezione del Principe Francesco, lo Studiolo è decorato con immagini ricche di suggestioni. Volete conoscere alcune delle storie dipinte e i loro significati nascosti, spesso legati ai preziosi oggetti custoditi dietro agli sportelli?

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1 . Prometeo e Natura, Francesco Morandini detto il Poppi

Nell’affresco al centro della volta – quasi un coperchio a questo scrigno di meraviglie – una donna porge una pietra grezza al titano Prometeo, incatenato a una roccia. La giovane allatta le più svariate creature: un bimbo, un coniglio, un serpente e l’unicorno.
Ella è Natura: offre il suo prezioso dono a Prometeo, che concesse agli uomini il potere del fuoco con cui forgiare il mondo. E’ la raffigurazione perfetta del “maritaggio tra natura ed arte”, pernio della collezione di Francesco: dalla pietra potranno essere ricavate le gemme per farne gioielli. 

2. Danae e la pioggia d’oro, Bartolomeo Traballesi

Che cosa potrebbe nascondere l’armadio dietro questo dipinto? Narra il mito di una principessa di nome Danae, prigioniera in una torre a causa di una profezia: suo figlio era destinato ad uccidere il re; così era stata rinchiusa perché non potesse sposarsi. Ma il dio Giove si innamora della bella fanciulla e dall’alto del cielo, trasformatosi in pioggia d’oro, scende su di lei e la rende madre di Perseo. Dal nome di Danae deriva la parola “danaro”. L’armadio avrebbe quindi potuto contenere una collezione di monete d’oro e preziose medaglie.

3. Banchetto di Cleopatra, Alessandro Allori

Si racconta che quando il grande Marco Antonio era in Egitto, alla corte della regina Cleopatra, fu da lei sfidato. Questa la scommessa: sarebbe riuscita Cleopatra a spendere dieci milioni di sesterzi per un solo banchetto? Dopo aver allestito la tavola con l’usuale gran lusso, la regina prese uno dei suoi orecchini – realizzati con le perle più grandi d’Egitto- e la lasciò sciogliere nell’aceto, bevendo poi la coppa in onore della sua festa. Stava per sciogliere anche l’altra, quando fu fermata e proclamata vincitrice. La collezione di Francesco vantava molti oggetti con perle, forse correlati a questa storia.

4. Perseo e Andromeda, Giorgio Vasari

Dopo aver ucciso Medusa, nel corso del suo viaggio, l’eroe Perseo vide una giovane bellissima legata ad uno scoglio, mentre un terribile drago le faceva la guardia. Ucciso il mostro, Perseo si avvicinò per liberare la bella Andromeda e volendo lavarsi le mani, poggiò la testa di Medusa su alcuni ramoscelli che, al contatto con il sangue della terribile Gorgone, si trasformarono in coralli. Il corallo era per il principe Francesco non solo prezioso gioiello, ma era anche considerato importante per le sue virtù medicinali.

5. La caccia alla balena, Giovan Battista Naldini

Vi state chiedendo quale mostro c’è sullo sfondo? Dovrebbe essere una balena, anche se il pittore sembra aver ingigantito una carpa. Dall’animale si estrae la preziosissima ambra grigia o ambracane, da cui si realizzava un unguento profumato ancora oggi conosciuto come essenza ambrata, sintetizzata chimicamente e utilizzata in molti famosi profumi, come lo storico Chanel n°5.