Inside Mysterion – vol. 3

In attesa della seconda edizione (Domenica 25 marzo il primo appuntamento!) inizia un piccolo viaggio attraverso un progetto a cui ci siamo particolarmente affezionati e che ha riscosso molto successo tra i giovani studenti di Firenze: il ciclo Mysterion, visto dall’interno e raccontato da chi ha contribuito a progettarlo e realizzarlo.

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I musei sono noiosi e per vecchi”. Luogo comune? Sì, ma non solo. L’idea della visita al museo come lenta percorrenza delle sale in silenzio è, purtroppo, un pregiudizio comune per molti giovani e giovanissimi. Colpa di gioventù insensibile al fascino della storia o delle modalità con cui il patrimonio artistico si presenta ad essa? MUS.E ha voluto fare un po’ di sana autocritica e, tramite un’open call, ha creato un ottimo (e giovane!) team di lavoro, suddiviso poi nei vari musei civici fiorentini.

Il nostro gruppo si è occupato della valorizzazione del museo Stefano Bardini, un piccolo gioiello che ospita una collezione eterogenea e ricchissima, derivante dall’attività di collezionista e antiquario di Stefano Bardini. Sconosciuto alla maggior parte di cittadini e turisti, ecco che la sfida diventava doppia: attirare l’attenzione degli under 30 e portarli in luogo mai sentito prima.

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Dopo aver scelto il format dell’evento (Mysterion: un mistero da risolvere) abbiamo visitato il museo per la prima volta, l’abbiamo studiato, vissuto e analizzato nelle sue potenzialità. La figura di Stefano Bardini è sembrata allora la base da cui partire per raccontare una storia avvincente. Dopo la sua scomparsa il museo è in procinto di aprire, ma viene a galla un’inquietante verità: un oggetto manca all’appello. Di quale opera si tratta? Chi l’ha rubata? E dove è nascosta adesso?

Tre percorsi di gioco, tre piste da seguire e poco tempo a disposizione. Ecco che le lente camminate diventano corse tra le sale, gli sguardi stanchi sui quadri si fanno vispi e curiosi, in cerca di un dettaglio mancante: il museo è vivo e giovane, e i novantanove partecipanti ne sono una chiara testimonianza. Mentre ci prepariamo per Mysterion vol. 2, la nostra speranza più grande è che anche alla fine di questa edizione, quando i concorrenti accorreranno sudati e emozionati per dare le loro soluzioni, ci chiedano di nuovo: “Possiamo tornare nel museo per visitarlo con più calma?”.

Miriana Frediani – staff Mysterion Museo Stefano Bardini
Scopri di più: musefirenze.it/mysterion