Inside Mysterion Vol. 1

In attesa della seconda edizione (stay tuned!) inizia un piccolo viaggio attraverso un progetto a cui ci siamo particolarmente affezionati e che ha riscosso molto successo tra i giovani studenti di Firenze: il ciclo Mysterion, visto dall’interno e raccontato da chi ha contribuito a progettarlo e realizzarlo.

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L’obiettivo di avvicinare i giovani ai musei civici fiorentini, per molti già di per sé pretenzioso se non perfino utopistico, si é rivelato particolarmente ostico da raggiungere nel nostro vol. 1 data la natura del luogo che ci siamo trovate a promuovere: un complesso religioso. Anzi, religiosissimo: niente meno che l’antica dimora dei Domenicani, i domini canes.

Dopo aver cambiato idea cento volte per riappropriarcene dopo cento giravolte, nel bel mezzo di un brainstorming nel Chiostro Grande – che aveva sforato qualsiasi previsione di orario – le parole sono venute a mancare, non so se per stanchezza o per scoraggiamento, ed é stato proprio allora che abbiamo capito: il silenzio imperava, un silenzio che definii “conturbante”, un silenzio che era grido e gridava secoli e secoli di Storia e di storie che ribollivano nelle fondamenta su cui stavamo camminando e che chiunque, perfino “l’ingrato giovane d’oggi”, avrebbe avvertito come un brivido lungo la schiena.

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Eureka! Il mistero era la chiave di tutto e lo sarebbe stato anche dell’evento che avremmo organizzato, il pretesto accattivante attraverso il quale avremmo convinto i nostri coetanei a oltrepassare le barriere del pregiudizio per varcare le porte di un luogo intriso di arcani che solo al crepuscolo, dopo l’orario di visita, rivelano le proprie sembianze.

Ci sono stati attimi nei quali ci saremmo aspettate tutto e di tutto e momenti, invece, in cui ogni cosa sembrava sgretolarsi. Occupavamo le trincee di una battaglia che, però, non ci ha mai viste prostrate all’ammaliante diserzione.

La nostra squadra integralmente al femminile si é rivelata un’inesauribile fucina di idee e creatività: ciascuna, con un percorso di studi differente, ha offerto i propri strumenti, le proprie conoscenze e le proprie attitudini in una combinazione vincente.

Mysterion vol. 1 è stato un successo pieno e vero. Orde di partecipanti hanno invaso i chiostri: correvano, ridevano, cercavano tra le lapidi, interpretavano gli affreschi e agognavano la vittoria. Un successo, oltretutto, imprescindibile dalla collaborazione fenomenale della Compagnia di rievocazione storica del Lupo Rosso che ci ha reso protagonisti di un avvincente flashback ambientato più di mezzo secolo fa.

A mesi di distanza ancora fremo. La soddisfazione e la gioia che ho provato nel veder realizzato e apprezzato un progetto così sentito e curato e sudato, sono state e sono per me linfa vitale.

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Matilde Papi, gruppo Mysterion Santa Maria Novella
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