Torri, porte e fortezze: Porta Romana

Era la porta di uscita dalla città in direzione Siena e Roma, venne fondata nel 1328 con una base di diciassette metri e cinquanta per dieci e dopo porta San Frediano è la più grande dell’intera cerchia muraria.

Nella parte interna alle mura per accedere all’ingresso della visita, situato nella prima torre, percorriamo Via di Gusciana che ancora mantiene le dimensioni originarie, le mura fiorentine avevano lungo tutto il perimetro una strada interna che permetteva lo spostamento veloce dei soldati. La torre da cui accediamo alle mura è una delle 73 realizzate lungo tutto il percorso a una distanza fra loro di circa 116 metri, in questo tratto ne sono presenti ancora sei, in origine erano alte ventitre metri ed essendo esterne alle mura permettevano la sua difesa con il tiro incrociato. Raggiunto il camminamento sulle mura, in questo porzione prive di merlatura, il tratto che ci separa dalla porta è molto suggestivo perché ci permette una vista insolita di Viale Petrarca. Questo tratto di camminamento lo possiamo definire esclusivo, perché è l’unico ancora percorribile di tutta la cerchia muraria fiorentina. Prima di accedere alla porta le scalette esterne ci offrono una spettacolare vista di Firenze con una prospettiva insolita da sud, una piccola porta ci permette di accedere all’interno e di capire come sia stata realizzata la porta con tre grandi archi consequenziali, curiosa è anche la veduta dalla finestrina sulla parte antistante la porta. Le scalette interne alla porta che oggi terminano con un abbaino permettevano di salire ai piani superiori prima della scapitozzatura durante l’assedio di Firenze del 1529-30.

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Terminata la visita, prima di andarsene si consiglia di uscire dalla porta osservando il maestoso portone in legno per poi trovare una posizione, meglio se all’ombra, che ci permetta una visione d’insieme. Il giglio centrale in marmo è opera di Giovanni Pisano nel 1331, mentre ai lati le due lapidi in marmo bianco ricordano l’ingresso in città del papa mediceo Leone X nel 1515 e dell’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V nel 1536. Intorno alla porta ci sono cinque aperture, l’unica presente nel passato era quella a sinistra, mentre le altre quattro sono state effettuate nel 1930 per facilitare il passaggio delle auto e per accedere al Giardino di Boboli. Per finire una curiosità, sulla parte esterna della porta prima della scapitozzatura c’erano due statue raffiguranti i leoni, quattro con i Santi e in posizione centrale la Vergine, quelle giunte fino a noi sono quelle della Madonna con il bambino, di San Pietro e di San Paolo, che oggi possiamo ammirare sotto la scalinata del cortile interno al Museo del Bargello.
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Luca Anichini
autore di Alle porte coi sassi. Storia e guida alle porte delle mura di Firenze

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