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  • Dal 22/09/2017 al 21/01/2018
    Urs Fischer in Florence
    Big Clay #4 and 2 Tuscan Men

    A due anni di distanza, Piazza Signoria ospita nuovamente In Florence, un grande evento di arte contemporanea ideato da Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti, promosso dal Comune di Firenze e organizzato in concomitanza con la Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze, giunta alla sua XXX edizione. Dopo la celebre star Jeff Koons, ospite di Firenze nel 2015, il protagonista assoluto della seconda edizione di In Florence sarà lo svizzero Urs Fischer, tra i grandi artisti del panorama mondiale. Il progetto – a cura di Francesco Bonami – consiste, come di rito, nella presentazione di un’opera monumentale all’interno di quello straordinario museo della scultura a cielo aperto che è Piazza Signoria, in un contrasto quantomeno provocante tra antico e contemporaneo. L’organizzazione dell’evento è seguita dall’Associazione Mus.e.

    Urs Fischer si è reso famoso nel 2011 in occasione della 50° Biennale di Venezia, quando ha fatto sciogliere una copia in cera e a grandezza reale del Ratto della Sabina del Giambologna, uno dei grandi capolavori della statuaria rinascimentale  presente dal 1583 sotto la Loggia dei Lanzi. Adesso, Fischer torna sul “luogo del delitto” con un nuovo sorprendente progetto artistico, che non mancherà di suscitare forti reazioni e discussioni sul linguaggio dell’arte contemporanea, sulla ridefinizione del gusto, sull’evoluzione delle tecniche e del concetto di bellezza, in un duello tematico e formale tra “giganti”, tra neo-classicismo e informe, tra antico e moderno, tra le immagini “senza tempo” di Bandinelli, Cellini e Giambologna e quella “senza forma” – e proprio per questo “con più immagini”- di Urs Fischer, che da anni esplora questioni come l’imperfezione e l’entropia, la relazione tra opera e spazio, tra arte e mondo del cinema, tra vivere quotidiano e immaginario artistico con una carica sperimentale e una forza espressiva tanto inusuale quanto straordinaria, anche nel rinnovare o rischiare tecniche e temi senza limiti di tempo, di genere o di stile.

    Per l’occasione, l’artista svizzero, residente da molti anni a New York, ha ideato un doppio progetto inedito incentrato sulla scultura tenendo conto del contesto storico e artistico urbano così carico di segni e storie della Piazza Signoria, vera e propria agorà rinascimentale, centro nevralgico della manifestazione del potere  repubblicano, poi trasformata con Cosimo I, duca e granduca di Firenze e della Toscana, in una vera  e propria galleria di capolavori antichi e moderni sia di marmo che di bronzo.

    In Piazza della Signoria si erge Big Clay #4 , una scultura di grandi dimensioni – circa 12 metri – in metallo, le cui forme hanno contemporaneamente qualcosa di primordiale e di infantile, di totemico e di architettonico: “la grande scultura Big Clay #4 che appare nel punto focale di Piazza della Signoria  in dialogo con la Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio – spiega Bonami – è soltanto apparentemente monumentale. In realtà è un monumento alla semplicità e alla primordialità del gesto umano che plasma la forma. Uno sguardo più approfondito della superficie di alluminio dell’opera scoprirà le impronte digitali delle dita dell’artista. La scultura infatti è l’ingrandimento di piccoli pezzi di creta modellati dall’artista nel suo studio. Un monumento alla manualità e all’azione creativa più semplice e quotidiana”.

    A completezza del progetto, Fischer posiziona due opere sull’Arengario di Palazzo Vecchio: tra la riproduzione del David di Michelangelo e quella di Giuditta e Oloferne di Donatello, in continuità con le esposizioni di Jeff Koons (2015) e Jan Fabre (2016), l’artista svizzero colloca due figure umane trasformate in candele “Fabrizio” e “Fancesco”, che si consumeranno lentamente durante la durata della mostra, quali simboli della finitezza umana e della durevolezza dell’arte.

    Le due figure sono quelle di Francesco Bonami e di Fabrizio Moretti, visti dall’artista come cittadini del mondo che hanno le loro radici nel territorio e nella sua cultura, due ritratti che attraverso la consumazione della cera diventeranno corpi astratti. La scelta dei due personaggi nasce da uno studio della loro fisionomia compiuto dall’artista nel corso dei vari incontri avuti con loro per la preparazione di questo progetto; c’è sempre, infatti, nel lavoro di Fischer un elemento biografico filtrato attraverso una riflessione formale ed estetica. Le due figure resteranno esposte per circa un mese, fino al completo scioglimento.

    I tre lavori mettono in scena una sorta di dialettica creativa, risultante nel confronto ravvicinato tra il semplice gesto dell’artefice che modellando la materia la trasforma poi in monumento di metallo – Big Clay #4 – e il monumento in cera – “Fabrizio” e “Fancesco” – che a poco a poco mutano aspetto e ritornano a essere semplice materia informe, in una sorta di doppio processo di consunzione e regressione figurativa.

    Scopri di più sulle opere esposte:

    Big Clay #4>>
    2 Tuscan Men >>

    Un ringraziamento speciale a V.A.C. Foundation Collection per il prestito dell’opera Big Clay #4. 

     

    Ultime news

    Si riportano di seguito i comunicati stampa del Comune di Firenze in merito alla caduta di una delle statue di cera di Urs Fischer avvenuta il 5 ottobre 2017.

    6 ottobre 2017

    Una delle due statue di cera dell’artista Urs Fischer collocata sull’Arengario di Palazzo Vecchio è caduta questa sera, giovedì 5 ottobre, intorno alle 19.15. Non ci sono stati danni a persone o cose. Sul posto sono intervenuti vigili urbani e forze di polizia. La rimozione della statua caduta e la sistemazione dell’Arengario avverrà già nelle prossime ore.
    La statua caduta fa parte dell’esposizione ‘In Florence’ in corso a Firenze che comprende anche la monumentale scultura Big Clay #4 in piazza della Signoria.
    Si precisa che né il Comune di Firenze né l’Associazione MUS.E – organo in house dell’amministrazione –hanno una responsabilità diretta sull’accaduto. Con delibera n.2017/G/00414 la Giunta ha affidato a MUS.E l’organizzazione e il coordinamento dell’evento culturale “Urs Fischer in Florence”: tale progetto non ha comportato alcun costo per la Pubblica Amministrazione e le spese – ad eccezione degli oneri sostenuti dalla V.A.C. Foundation – sono state sostenute integralmente da uno sponsor privato. Nel lavoro di coordinamento, l’Associazione MUS.E ha acquisito tutti i permessi necessari allo svolgimento dell’evento e ha raccolto tutta la documentazione pervenuta nel corso dei lavori da parte delle imprese, comprese le relazioni di sicurezza e certificazioni di corretta posa in opera.
    In seguito al cedimento dell’opera in cera “Fabrizio”, è stata richiesta una verifica alla ditta responsabile della realizzazione e certificazione del basamento ed è stata inoltre richiesta un’ulteriore perizia tecnica a terzi, ad integrazione di quelle già acquisite, al fine di verificare la stabilità delle opere e il rispetto delle condizioni di sicurezza. Dalle verifiche è emerso che non vi è alcun rischio per la stabilità del basamento dell’opera “Big Clay#4”; per quanto concerne la base dell’opera in cera “Francesco”, che presenta una struttura analoga a quella dell’opera ceduta nella giornata di ieri, è stato deciso di lasciare l’area momentaneamente transennata a scopo cautelativo. Si informa che nella giornata di domani, non essendo emersa dalla perizia una totale garanzia di sicurezza, è previsto il momentaneo spostamento dell’opera “Francesco” per un’ulteriore verifica. Si precisa che il cedimento non ha comportato danni a persone o cose, ad eccezione della rottura dell’opera “Fabrizio”. L’opera è regolarmente assicurata ed è pertanto in corso una perizia a cura della compagnia di assicurazioni.

     

    7 ottobre 2017

    Visto che quanto è accaduto suggerisce ulteriori verifiche sulla staticità dell’opera, per ragioni prudenziali l’opera “Francesco” è stata rimossa temporaneamente dall’arengario di Palazzo Vecchio questa notte per poter effettuare un ulteriore controllo direttamente sul basamento.

    Crediti

    Promossa dal Comune di Firenze e Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze

    Ideazione del progetto e direzione artistica Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti

    Mostra a cura di Francesco Bonami

    Organizzazione Mus.e

     

    Contatti

    Ufficio Stampa

    Opera Laboratori Fiorentini –  Civita
    Salvatore La Spina – Tel +39 055 290383 – Cell. +39  3315354957 – s.laspina@operalaboratori.com
    Barbara Izzo – Arianna Diana – Tel +39 06 692050220-258 –b.izzo@operalaboratori.com

    Comune di Firenze
    Elisa Di Lupo – Tel +39 055 276 8531 – elisa.dilupo@comune.fi.it

    Mus.e
    Daniele Pasquini – Cell +39 338 5375675 daniele.pasquini@muse.comune.fi.it