Quanto vale un capolavoro del Rinascimento, per esempio una Madonna con Bambino di Donatello? O ancora un bronzetto di ambito michelangiolesco o una terracotta di bottega Della Robbia? Per essere più precisi: a quanto potrebbe essere venduto a un appassionato collezionista o a quanto verrebbe assicurato se venisse prestato per una mostra temporanea? E ancora: quale è stato il suo valore nel corso del tempo? Le opere che oggi hanno valori stellari avevano valori analoghi quando furono realizzate? Domande a cui è difficile dare risposta, soprattutto se le opere in oggetto fanno parte della collezione di un museo, dove tutto sembra assumere un valore “inestimabile”. Se, infatti, ancora sul finire dell’Ottocento il rapporto fra mercato dell’arte e musei era alquanto stretto – può essere utile ricordare quanto siano debitori di questo legame i grandi musei oltreoceano – nel corso del XX secolo il mondo della “fruizione” e quello del “mercato” conoscono un progressivo allontanamento: e la stessa opera verrebbe da una parte custodita ed esposta per il suo solo valore storico, culturale ed estetico, dall’altra valutata economicamente sulla base di criteri che hanno a che fare anche con la materia, il gusto, il contesto.
Il Museo Bardini si pone come cornice ideale di queste riflessioni, essendo nato come straordinario negozio dell’antiquario Stefano Bardini negli anni Ottanta dell’Ottocento ed essendo divenuto alla sua morte un museo civico. Le opere a lui più care sono così oggi visibili al pubblico, spogliate di quel valore commerciale che le connotava un tempo ma ancora ammantate di quel fascino che aveva portato il Bardini ad acquisirle, spesso anche solo per un dettaglio promettente. Ecco che, grazie alla collaborazione con la Casa d’Aste Pandolfini, gli incredibili “pezzi Bardini” diventano la materia di studio degli esperti dei diversi generi artistici – che quotidianamente si confrontano con veri e con falsi, con capolavori e con opere di bottega – per essere posti a confronto con piccoli e grandi esempi sul mercato. Un ciclo di incontri per scoprire come l’occhio sia uno strumento da allenare per vedere l’arte a tutto tondo…incluse le più modeste opere di casa propria. Ecco il dettaglio degli appuntamenti primaverili:
20 marzo 2017
Lucia Montigiani, Il mondo delle case d’asta: dalla valutazione alla vendita
L’incontro prevede una breve disamina della storia delle case d’asta europee seguita da un’analisi degli odierni metodi di valutazione, dei processi di lavoro e delle tendenze di mercato.
Lucia Montigiani, dopo gli studi in Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Firenze, ha lavorato per Sotheby’s Italia a Firenze e Milano come responsabile del Dipartimento di dipinti dell’Ottocento sino al 1999,quando inizia la collaborazione con Pandolfini dove tuttora ricopre il ruolo di coordinatrice dei Dipartimenti e responsabile del Dipartimento di dipinti del XIX secolo.
10 aprile 2017
Giulia Anversa, Collezionare maioliche oggi: riflessioni a partire da alcune opere Bardini
L’incontro prevede un primo confronto sulle modalità di “lettura” di una maiolica dal punto di vista tecnico ed estetico, utile a una corretta contestualizzazione storica e culturale, per poi offrirne una chiave di interpretazione commerciale, correlata alle leggi di mercato e alla storia del collezionismo.
Giulia Anversa, dopo gli studi in Etruscologia presso la facoltà di Lettere Classiche dell’Università degli Studi di Milano, si è occupata di opere ceramiche per diverse gallerie e istituzioni. Attualmente lavora con Michele Subert nella storica galleria milanese di Via della Spiga 42 e collabora in qualità di esperto del settore porcellane e maioliche con la casa d’Aste Pandolfini di Firenze.
15 maggio 2017
Neri Mannelli, Spigolature d’arte classica: dagli Etruschi a Traiano nelle collezioni Bardini
L’incontro prende avvio da alcuni reperti scelti del museo per delineare un breve excursus sull’arte classica e sulla presenza di opere e manufatti antichi nelle collezioni storiche e per tratteggiare i riferimenti legislativi e la situazione del mercato dei beni archeologici in Italia al giorno d’oggi.
Neri Mannelli, dopo gli studi in Egittologia presso l’Università degli Studi di Firenze si è occupato di allestimenti museali, di scavi sul territorio e di catalogazione per la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana a partire dal 1985; dal 1997 è responsabile del Dipartimento di Archeologia classica ed egizia di Pandolfini.
Il progetto è a cura di: Musei Civici Fiorentini e Associazione MUS.E in collaborazione con Casa d’Aste Pandolfini.
Gli incontri proseguiranno nei mesi autunnali concentrandosi su nuovi generi artistici e su nuove opere.
Dove: Museo Stefano Bardini
Quando: 20 marzo – 10 aprile – 15 maggio h17
Per chi: per giovani e adulti
Costo: la partecipazione è gratuita. È escluso l’accesso al museo
Prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni:
tel. 055-2768224 055-2768558
mail info@muse.comune.fi.it
Palazzo Vecchio, 28 marzo / 27 aprile 2017
In occasione della mostra Chimera Relocated. Vincere il mostro allestita in Palazzo Vecchio in concomitanza con il primo G7 della Cultura, è previsto un ricco calendario di iniziative per le diverse tipologie di pubblico: conferenze, conversazioni in mostra, visite, laboratori e incontri teatralizzati per approfondire i contenuti e i temi correlati alle opere in esposizione.
Intorno alla Chimera. Conferenza a cura di Giuseppina Carlotta Cianferoni – 7 aprile
Intorno a Baccio Bandinelli. Conferenza a cura di Carlo Francini – 12 aprile
Due conferenze per approfondire la storia, le vicende e i protagonisti correlati alle opere in mostra: il primo incontro sarà infatti dedicato alla Chimera, trattandone i presupposti mitologici, le tecniche esecutive, le circostanze del rinvenimento e dei suoi spostamenti, mentre il secondo consentirà di tratteggiare gli elementi salienti della vita e dell’opera di uno degli artisti più celebri del Cinquecento fiorentino, Baccio Bandinelli, cui si devono appunto il busto di Cosimo I e il disegno della Chimera esposti in mostra.
Dove: Museo di Palazzo Vecchio
Per chi: per giovani e adulti
Quando: Venerdì 7 aprile e Mercoledì 12 aprile h17.30
Durata: 1h circa
Costi: partecipazione gratuita (è escluso l’accesso al museo)
Focus sulla Chimera. Conversazione in mostra a cura di Mario Iozzo
Una conversazione in mostra per apprezzare la Chimera e la sua storia grazie a un prezioso “a tu per tu” con il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Sarà così possibile approfondire l’iconografia, la tecnica esecutiva, il contesto del ritrovamento e le sue diverse collocazioni, la sua fortuna critica nel corso dei secoli, per cogliere tutta la portata di un’opera che ancora oggi non manca di ammaliarci e atterrirci al tempo stesso.
Dove: Museo di Palazzo Vecchio
Per chi: per giovani e adulti
Quando: Sabato 15 aprile e Domenica 23 aprile h11.00
Durata: 50’
Costi: la conversazione è gratuita; accesso al museo € 10,00 intero e €8,00 ridotto
Guidati da Giorgio Vasari: Cosimo I de’ Medici e la fiera Chimera
Così il Principe Francesco interroga Vasari nei suoi Ragionamenti: “Ditemi Giorgio avete voi certezza che la sia la chimera di Bellorofonte, come costoro dicono?” E il maestro Vasari risponde: “Signor sì perché ce n’è il riscontro delle Medaglie, che ha il Duca mio Signore che vennono da Roma con la testa di Capra appiccata in sul collo di questo Leone, il quale come vede Vostra Eccellenza, ha anche il ventre di serpente; e abbiamo ritrovato la coda, che era rotta fra que’ fragmenti di bronzo, con tante figurine di metallo, che Vostra Eccellenza ha vedute tutte, e le ferite, che ella ha addosso lo dimostrano, e ancora il dolore, che si conosce nella prontezza della testa di questo animale, ed a me pare che questo Maestro l’abbi bene espresso.” Giorgio Vasari, che seguì il rinvenimento della Chimera in Arezzo, il suo trasferimento nel palazzo ducale e la sua collocazione nella sala di Leone X, conduce il pubblico alla lettura di questa splendida scultura bronzea, simbolo delle “radici etrusche” riscoperte e rinnovate da Cosimo I de’ Medici sul piano sia politico sia artistico.
Dove: Museo di Palazzo Vecchio
Per chi: per giovani e adulti
Quando: Sabato 15 aprile e Martedì 25 aprile h15.00 e 16.30
Durata: 1h15’
Costi: € 12,00 intero e €10,00 ridotto (residenti città metropolitana) – €14,00 intero e €12,00 ridotto (non residenti città metropolitana) – è incluso l’accesso al museo
La Chimera e i mostri da vincere
La Chimera ritrovata ad Arezzo a metà Cinquecento ed esposta in via eccezionale in Palazzo Vecchio è un monstrum: nel senso di creatura fantastica con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale, formata da parti diverse e per questo spaventosa, ma anche capace di suscitare stupore e ammirazione. Partendo dall’osservazione di questa incredibile opera e dal racconto del mito i partecipanti saranno invitati a scoprire i numerosi mostri che abitano il palazzo, dopodiché ciascuno potrà dare vita alla creatura mostruosa che più lo spaventa e affascina al tempo stesso…per poi vincere lei, le proprie paure e i propri limiti.
Dove: Museo di Palazzo Vecchio
Quando: Domenica 9 aprile e Lunedì 17 aprile h10.00 e h11.30
Per chi: per famiglie con bambini tra i 6 e i 10 anni
Durata: 1h15’
Costi: € 12,00 intero, €10,00 ridotto e €2,00 bambini (residenti città metropolitana) – €14,00 intero, €12,00 ridotto e €4,00 bambini (non residenti città metropolitana) – è incluso l’accesso al museo
La Chimera e l’Etruscomania di Cosimo I de’ Medici
In concomitanza con il primo G7 della Cultura, che si svolgerà a Firenze alla fine di marzo, i visitatori avranno l’occasione di ammirare la Chimera nella Sala di Leone X, dove venne collocata nella seconda metà del Cinquecento a seguito del suo fortuito ritrovamento. La visita propone un percorso tematico all’interno del Palazzo ducale che consentirà di cogliere i tratti del vero e proprio revival etrusco di cui il duca si fece protagonista, con una accurata propaganda politica che lo vide nuovo Porsenna e “domatore di tutte le Chimere”. Un nuovo Dux Etruriae, quindi, la cui immagine ben si sposa con la passione autentica e profonda che Cosimo nutrì per le antichità etrusche che vennero alla luce durante il suo governo, tanto che, come ci ricorda Cellini ,“pigliava piacere di ricettarsele rinettarsele de per se medesimo con certi cesellino da orefice”.
Dove: Museo di Palazzo Vecchio
Quando: Sabato 8 aprile e Sabato 22 aprile h15.00 e h16.30
Per chi: per giovani e adulti
Durata: 1h15’
Costi: € 12,00 intero e €10,00 ridotto (residenti città metropolitana) – €14,00 intero e €12,00 ridotto (non residenti città metropolitana) – è incluso l’accesso al museo
Speciale visita in LIS: 9 aprile h15. Partecipazione gratuita per disabili e accompagnatori.
Prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 055-2768224 055-2768558
info@muse.comune.fi.it
Il Museo Novecento ospita numerosi capolavori italiani del Novecento, opere in grado di raccontare le grandi tappe dell’arte del XX secolo e di far comprendere al pubblico le novità e gli sviluppi che nel corso del secolo hanno rivoluzionato le arti visive. I Musei Civici Fiorentini e l’Associazione MUS.E propongono quindi per il 2016 un calendario di incontri dedicati ai principali protagonisti del museo al fine di ripercorrerne la vicende artistiche e offrire un supporto alla comprensione della sua opera. Un incontro al mese curato dal Dipartimento Mediazione di Mus.e, ogni volta un artista diverso. Si parte domenica 21 febbraio con un appuntamento dedicato a Bruno Munari, uno dei protagonisti assoluti del Novecento nel campo dell’arte e del design, il cui contributo ha segnato in modo indelebile la cultura del nostro Paese.
La rassegna proseguirà con altri incontri monografici dedicati a celebri artisti: fra questi Lucio Fontana, Giorgio Morandi o Renato Guttuso.
Gli incontri si svolgeranno presso l’Altana del Museo Novecento. La partecipazione è gratuita (non è previsto l’accesso al percorso museale), è obbligatoria la prenotazione.
Segue calendario dettagliato.
La partecipazione è gratuita. La prenotazione è obbligatoria.
Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 055-2768224 055-2768558
Mail info@muse.comune.fi.it
Il Principe dei Sogni
Museo di Palazzo Vecchio, Firenze
Nell’ambito della mostra Il principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino in corso fino al 15 febbraio 2016 nella Sala dei Duecento in Palazzo Vecchio, i Musei Civici Fiorentini e l’Associazione MUS.E propongono – grazie al sostegno di Unicoop Firenze – una serie di visite, attività ed eventi per accompagnare il pubblico nel comprendere e apprezzare la meravigliosa serie di arazzi che eccezionalmente è ritornata ad adornare la sala per la quale è nata. Si tratta infatti di una mostra spettacolare, che restituisce al pubblico l’incanto della serie completa dei venti arazzi dedicati alle storie di Giuseppe l’ebreo e tessuti a metà Cinquecento dai maestri fiamminghi Jan Rost e Nicolas Karcher su disegni di Pontormo, Bronzino e Salviati.
Vengono quindi proposte al pubblico adulto visite guidate alla mostra tutte le domeniche mattina, mentre alle famiglie sono offerti laboratori tematici; inoltre, grazie alla disponibilità di illustri studiosi ed esperti, è in programma un ciclo di conferenze di approfondimento della mostra, all’interno del quale saranno trattati i principali aspetti storici, artistici e culturali della serie. Infine, il 6 gennaio, una giornata speciale per le famiglie: alla visita animata della mostra seguirà la visione del film Giuseppe il re dei sogni per un interessante confronto fra storia e attualità.
La partecipazione alle conferenze è gratuita, mentre le visite e le attività hanno un costo di €4,00 cad. (residenti in città metropolitana) / €6,00 cad.(non residenti in città metropolitana).
I soci Unicoop Firenze possono fruire della riduzione 2×1, offrendo la partecipazione gratuita a chi li accompagna.
Qui di seguito il programma dettagliato:
*Tutti i soci Unicoop Firenze godono della riduzione 2×1: ogni socio offre la partecipazione gratuita a chi lo accompagna.
Prenotazione obbligatoria.
Per informazioni e prenotazioni
Tel. 055-2768224 e 055-2768558
info@muse.comune.fi.it