Sulle città, visibili e invisibili
La proposta – che ricorda già nel titolo il celebre lavoro di Italo Calvino sulle Città invisibili – porterà i ragazzi a riflettere sull’idea di città immaginaria. Dopo un’introduzione sul rapporto città reale/città ideale all’interno del museo, al gruppo saranno offerti alcuni spunti tratti appunto dall’opera di Calvino e dalle creazioni di grandi artisti visivi per poi avviare un’attività di laboratorio nella quale saranno gli stessi ragazzi a costruire in chiave tridimensionale la propria città fantastica, specchio della propria immaginazione ma anche della propria interiorità. Perché, come scrive lo stesso autore, “…è della città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura.”