Arnolfo di Cambio tra Colle di Val d’Elsa e Firenze, il 20 gennaio un pomeriggio di studi a ingresso gratuito su prenotazione dal titolo Società comunale, politica e cultura negli anni di Arnolfo curato dallo studioso di storia medievale Paolo Cammarosano
Ma tornando ad Arnolfo, dico che essendo tenuto, come era, eccellente, s’era acquistato tanta fede, che niuna cosa d’importanza senza il suo consiglio si deliberava; onde, il medesimo anno essendosi finito di fondar dal comune di Firenze l’ultimo cerchio delle mura della città, come si disse di sopra essersi già cominciato, e così i torrioni delle porte, ed in gran parte tirati inanzi, diede al palazzo de’ Signori principio, e disegno, a simiglianza di quello che in Casentino aveva fatto Lapo suo padre ai Conti di Poppi […] Avendo dunque Arnolfo ripiena la detta torre di buona materia, ad altri maestri fu poi facile farvi sopra il campanile altissimo che oggi vi si vede, non avendo egli in termine di due anni finito se non il palazzo, il quale poi di tempo in tempo ha ricevuto que’ miglioramenti che lo fanno esser oggi di quella grandezza e maestà che si vede.
Giorgio Vasari, Vita d’Arnolfo di Lapo, architetto fiorentino
Arnolfo di Cambio, grande scultore e architetto del Medioevo italiano nato a Colle di Val d’Elsa, è personaggio centrale per la storia urbanistica di Firenze, essendo a lui tributate le principali architetture cittadine della fine del XIII secolo, fra cui Palazzo Vecchio. È questo il perno su cui è centrata la collaborazione tra il Comune di Colle di Val d’Elsa e il Comune di Firenze, con il supporto di MUS.E, che vede proporre per sabato 20 gennaio, nell’ambito di Arnolfiana – giornate di studio intorno alla figura di Arnolfo, una conferenza a Palazzo Vecchio che consente di approfondire la sua figura e i suoi interventi nell’alveo di un più ampio ragionamento sul contesto politico e culturale del tempo.
Alle 17, nella Sala d’Arme, sarà infatti proposta la conferenza Società comunale, politica e cultura negli anni di Arnolfo a cura di Paolo Cammarosano, studioso di storia medievale che ha riservato alla Toscana e alla Valdelsa un’attenzione particolare. Il periodo compreso tra l’inizio del XIII e i primi anni del XIV secolo è infatti dominato in Italia dallo sviluppo delle realtà comunali, istituzioni che, progressivamente affrancatesi dal potere imperiale o vescovile, sono diventate potenti interlocutori sul territorio. È in questo complesso quadro che nascono le parti, le fazioni, che hanno caratterizzato lo scontro politico delle città e delle Terre italiane. Sono gli anni dei Guelfi, e dei Ghibellini, dello scontro tra Dante e Bonifacio VIII, della battaglia di Montaperti (1260) e di Colle di Val d’Elsa (1269). In questo contesto storico e culturale cresce e si afferma Arnolfo di Cambio, importante scultore e architetto dei maggiori centri dell’Italia: presente prima a Bologna e Siena (quando lavorava ancora nella bottega di Nicola Pisano), fu attivo poi a Perugia, Orvieto, Roma e Firenze, dove ha lasciato un segno indelebile nella cattedrale di Santa Maria del Fiore o in Palazzo Vecchio. Una figura complessa che anticipa il Rinascimento. L’incontro, porterà quindi il grande pubblico ad approfondire lo scenario entro cui Arnolfo operò e di cogliere i tratti connotanti i suoi interventi.
Prima della conferenza (ingresso gratuito) sarà possibile visitare il camminamento di ronda e la torre del palazzo medievale, alle h15.15 e alle 16, con pagamento del biglietto d’ingresso ridotto.
La prenotazione è obbligatoria sia per la partecipazione alla conferenza sia per la visita del camminamento di ronda e della torre.
Per informazioni e prenotazioni: 055-2768224 e info@musefirenze.it