Nico Vascellari. Melma
al 08 Ottobre 23
Il 24 giugno apre al pubblico MELMA, una mostra di Nico Vascellari a cura di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, promossa dal Comune di Firenze e organizzata da MUS.E. L’esposizione è la prima tappa di un grande progetto della durata di un anno che l’artista ha pensato per la città di Firenze e che coinvolgerà alcuni dei suoi luoghi più emblematici: Piazza Signoria, Palazzo Vecchio e Museo Novecento. Un progetto ambizioso e un’occasione speciale che arriva a vent’anni di distanza dalla prima mostra dell’artista, realizzata proprio a Firenze il 25 giugno 2003.
È la prima volta che il Forte Belvedere, nei suoi spazi interni ed esterni, viene occupato da un artista italiano della generazione di Vascellari con un progetto espositivo così ambizioso e unico per estensione temporale e spaziale: un’occasione per gettare nuova luce e supportare questa generazione di artisti italiani e condividere con il grande pubblico il loro sguardo sulla contemporaneità.
La mostra MELMA al Forte Belvedere (fino all’8 ottobre 2023) include una selezione di opere inedite, concepite appositamente per questa occasione e realizzate con media diversi, come video, sculture, collage, installazioni e suono. All’esterno del Forte, sui bastioni e nel giardino, sono installate nove opere scultoree – fusioni in alluminio – della serie Horse Power (2023), accompagnate da due video, Fossil of Experience (2023) e Horse Power (2019), presentati all’interno delle “cannoniere” e da un’opera, Falena (2022), allestita sulla facciata della palazzina. Le sale interne sono occupate da un percorso espositivo con oltre trenta opere, molte di queste inedite, che, giocando su registri molto diversi tra loro, offrono una panoramica ampia del lavoro di Vascellari, concentrandosi sulla relazione tra uomo e natura, tra esistenza e trascendenza, tra corruzione e rigenerazione.
La seconda tappa del progetto, che si estenderà per un anno, verrà inaugurata a ottobre con diversi interventi in alcuni dei luoghi più prestigiosi del patrimonio storico-artistico della città. Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e il Museo Novecento ospiteranno una serie di opere, tra cui una nuova installazione per l’Arengario, una performance site-specific ideata dall’artista per il Salone dei Cinquecento e una serie di lavori nella sede delle ex-Leopoldine, tenendo conto del peculiare rapporto tra Rinascimento e contemporaneità, tra lo spazio pubblico della piazza e il luogo politico per eccellenza rappresentato dal Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
In piazza della Signoria, l’arte contemporanea torna a essere protagonista dopo gli interventi di Jeff Koons, Jan Fabre, Urs Fischer e Francesco Vezzoli degli anni passati. Nico Vascellari realizzerà un’installazione site specific pensata per l’Arengario di Palazzo Vecchio: un’azione poetica e delicata allo stesso tempo, ispirata tanto alle immagini rinascimentali – come quelle di Botticelli – quanto ai versi di Poliziano e di Pasolini. L’installazione sarà inaugurata il 3 ottobre 2023. Nella stessa giornata, Vascellari presenterà una performance pensata per il Salone dei Cinquecento che riflette sulle convenzioni e i codici della comunicazione non verbale.
Infine, al Museo Novecento, sarà presentata una selezione di video realizzati dall’artista negli ultimi anni.
La presunzione è la nostra malattia naturale e originale. Tra tutte le creature l’uomo è la più fragile e la più soggetta alle calamità; nello stesso tempo è la più orgogliosa. Egli si sente e si vede situato qui, tra la melma e lo sterco del mondo, legato e inchiodato alla parte peggiore, più morta e stagnante dell’universo, all’ultimo livello del creato, il più lontano dalla volta celeste, con gli animali della peggior condizione; e va con l’immaginazione a piantarsi al di sopra del cerchio della luna; a mettere il cielo sotto i propri piedi.
Michel De Montaigne, Saggi, 1580
Un ringraziamento particolare a Cristina Fogazzi che ha contribuito a rendere gratuito l’ingresso alla mostra per tutti i visitatori con un generoso supporto.
NICO VASCELLARI
Tra gli autori più interessanti della scena artistica italiana e internazionale, Nico Vascellari (1976, Vittorio Veneto) porta avanti una ricerca che affronta, sin dagli esordi, pratiche diverse, dalla performance alla scultura, dall’installazione al disegno, dal video all’esplorazione del suono. Attraverso un approccio e uno sguardo antropologico, le sue opere analizzano la relazione tra uomo e natura, intrecciando la dimensione personale a quella collettiva. Riferimenti al mondo arcaico, ai rituali e al folklore si mescolano all’estetica underground divenendo la cifra stilistica di un linguaggio estetico molto definito e unico nel suo genere.
Nel 2005 ha fondato a Vittorio Veneto (Treviso) Codalunga, un progetto in continua evoluzione nato nello studio dell’artista che si è diffuso in Italia e all’estero, ospitando mostre, performance e progetti sperimentali. Hanno preso parte al progetto artisti come Charlemagne Palestine, Jimmy Durham, Enzo Cucchi, William Basinski, Black Dice, Arto Lindsay, Prurient, Ghedalia Tazartes, John Duncan, Banks Violette, Ari Marcopoulos, Mat Brinkman, Diego Perrone.
Tra le mostre personali: Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare (2022); Fondazione Nicola Del Roscio, Roma (2021); MAXXI, Roma (2018); Palais De Tokyo, Parigi (2017); Whitworth Art Gallery, Manchester (2016); Accademia di Francia – Villa Medici, Roma (2016); Estorick Collection, Londra (2016); National Gallery of Arts, Tirana (2015); Museion, Bolzano (2010); Museo MAN, Nuoro (2007); Skuc, Lubljana (2006); Viafarini, Milano (2006).
Ha partecipato a manifestazioni nazionali e internazionali: Mercosul Biennale (2022); October Salon, Belgrado (2021); Biennale di Lione (2019); 12esima Biennale di Architettura, Venezia (2010); 15esima Quadriennale, Roma (2008); Manifesta 7 (2008); 52esima Biennale Arte, Venezia (2007).
Tra le principali istituzioni in cui il suo lavoro è stato incluso: Museo del Novecento, Milano; Fondation Beyeler, Basel; Riga Art Space, Riga; La Maison Rouge, Parigi; MAK, Vienna; Kunsthaus, Graz; SongEun Art Space, Seoul; ZKM, Karlsruhe; La Casa Encendida, Madrid; Espace de l’Art Concrete, Mouans-Sartoux; Palazzo Reale, Milano; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; CSW, Varsavia; PinchukArtCentre, Kiev; Le Magasin, Grenoble; Wysing Arts Centre, Cambridgeshire; EACC, Castelló; MART, Rovereto; Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; Palazzo delle Esposizioni, Roma; MAMbo, Bologna. Il suo lavoro è parte delle seguenti collezioni permanenti: Artothèque, Villeurbanne; Banca d’Italia, Roma; Deutsche Bank, Milano; Fondazione Triennale, Milano; Julia Stoschek Foundation; Lewben Art Foundation, Vilnius; Macro – Museo d’Arte Contemporanea Roma; MAXXI | Museo nazionale delle arti del XXI secolo Roma; MUSAC – Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León, Leon; Museion, Bolzano; Whitworth Art Gallery, Manchester.
Tra i premi e riconoscimenti: Premio Pino Pascali, 2022; Premio Acacia, 2010; Rome Prize, American Academy in Rome 2007-2008; Premio della Giovane Arte Italiana 2006-2007; Premio New York, 2006; Premio Internazionale Della Performance, Dro, 2005.
Organizzata da
Comune di Firenze
Mus.e
A cura di Sergio Risaliti
Media Partner Sky Arte