News

Ecosofia. Cambiamento Climatico e beni culturali

20 Giugno 2025

Mercoledì 25 giugno in Sala d’Arme, il Museo Novecento torna con un secondo appuntamento per affrontare i temi importanti del cambiamento climatico e le sue conseguenze rispetto al patrimonio artistico. In questa occasione saranno esaminati casi di interventi pubblici

Il convegno “Ecosofia. Cambiamento climatico e beni culturali: azioni e interventi” si terrà martedì 25 giugno, dalle 11:00 alle 18:00, presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. L’evento si svolge in concomitanza con l’inaugurazione del Giardino delle Leopoldine, ospitata nel chiostro rinascimentale del Museo Novecento, e con l’apertura della mostra Siamo Natura dell’artista e attivista ambientale Haley Mellin.

Al centro della giornata ci saranno riflessioni e analisi su come la crisi climatica stia incidendo in modo diretto e crescente sulla conservazione dei beni culturali e sul paesaggio, e su quali strategie siano già state messe in campo da musei e istituzioni. Saranno esaminati interventi realizzati in spazi pubblici, le precauzioni avviate in ambito museale e le contromisure adottate per affrontare eventi estremi, aumento delle temperature, degrado accelerato dei materiali, obsolescenza delle tecniche e degli approcci ideologici o culturali alla conservazione e valorizzazione.Il programma prevede la partecipazione di voci autorevoli dal mondo istituzionale, scientifico e artistico: la Vicesindaca Paola Galgani, la Soprintendente Antonella Ranaldi, l’architetto Marco Casamonti, il professore Ferdinando Boero (Università di Napoli Federico II), il fondatore di Treedom Federico Garcea, l’artista Haley Mellin, con un contributo video che raccoglie testimonianze dai musei che hanno collaborato alle sue ricerche, il Co-CEO di Manifattura Tabacchi Michelangelo Giombini, la politologa e naturalista Valeria Barbi, il botanico Antonio Perazzi, l’architetta paesaggista Matilde D’Oriano e l’artista Marco Giordano.

Accanto al patrimonio storico, saranno esaminati anche gli effetti dell’attività industriale sugli ambienti naturali e sulla biodiversità, messa a rischio da pratiche estrattive devastanti.Il convegno vuole promuovere un dialogo concreto tra arte, scienza e ambiente, per delineare nuovi modelli di conservazione e una visione olistica che metta in discussione la centralità dell’uomo e riconosca l’interconnessione profonda tra cultura e natura.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per info scrivere a eventimuseonovecento@musefirenze.it