La 7a edizione torna a Palazzo Vecchio dal 2 al 5 ottobre 2025, con un invito ad allenarci all’intelligenza relazionale
“Democrazia partecipata, la sfida delle Intelligenze Relazionali”, il titolo scelto per la 7a edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, che si conferma un laboratorio di idee, pratiche e politiche per costruire un modello di sviluppo sostenibile, inclusivo e generativo.
La nuova concept note mette al centro giovani, imprese, istituzioni e società civile, chiamati a condividere visioni e progetti per affrontare le grandi sfide del presente: transizione ecologica, innovazione sociale, democrazia economica e giustizia intergenerazionale.
Il Festival, ospitato come sempre nella cornice di Palazzo Vecchio, si candida a essere non solo un luogo di riflessione, ma soprattutto di azione concreta, capace di mettere in rete esperienze di cambiamento già in atto in Italia e nel mondo.
> Il programma completo disponibile online
Come partner culturale dell’evento, Mus.e accompagna i partecipanti in un percorso di scoperta e valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Firenze. Durante le giornate del Festival, saranno proposte attività dedicate che offriranno l’occasione di vivere esperienze uniche all’interno di Palazzo Vecchio e di approfondire il legame tra cultura, comunità e innovazione sociale.
2 ottobre
19.00 | Arengario di Palazzo Vecchio
Video Mapping Civile
Un’immersione magica tra luci e arte, che offrirà al pubblico una differente visione delle parole e dei temi che contraddistinguono l’Economia Civile e l’idea di partecipazione che è alla base della sesta edizione del Festival
<21.30 | Arengario di Palazzo Vecchio
Spettacolo: IL MACHIAVELLI DI IERI, I MACHIAVELLI DI OGGI
Ospiti
Conduttore: Omar Schillaci, vice direttore di Sky TG24
Monica Maggioni, conduttrice televisiva
Roberto Esposito, esperto di Machiavelli, docente della Scuola Superiore Normale di Pisa
Lucia Mascino, attrice
>Michele Popolizio, attore
“Era questo ordine buono, quando i cittadini erano buoni; perché sempre fu bene che ciascuno che intende uno bene per il publico lo possa preporre; ed è bene che ciascuno sopra quello possa dire l’opinione sua, acciocché il popolo, inteso ciascuno, possa poi eleggere il meglio”
>Niccolò Machiavelli, Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio
>La serata offrirà l’occasione di approfondire il tema cardine del festival attingendo agli esempi della storia e presentando una riflessione intorno ai concetti di democrazia e di partecipazione nella contemporaneità. L’evento proporrà infatti un confronto tra le riflessioni di una figura emblematica della politica fiorentina rinascimentale, Niccolò Machiavelli, e i princìpi che guidano le grandi figure politiche del nostro tempo. Gli interventi disegneranno così un viaggio attraverso i secoli a favore di una cittadinanza attiva, nutrita dall’intreccio generativo di politica, economia e società, a cui anche la cultura e le arti concorrono. Lo sguardo verso il passato, esemplificato dal pensiero di Machiavelli – secondo cancelliere della Repubblica fiorentina proprio in Palazzo Vecchio – sarà così posto a confronto con le visioni di governo e di città dei leader di oggi, sottolineando il valore dei processi partecipativi in vista di una realizzazione individuale e comunitaria: perché, come scrive Leonardo Becchetti, «l’obiettivo dovrebbe essere quello di creare società dove esistano le condizioni migliori possibili affinché le persone possano realizzarsi e vivere una vita soddisfacente e ricca di senso».
* L’orario di inizio effettivo potrà variare sulla base della luce naturale presente nella giornata
3 e 4 ottobre
Spettacolo in collaborazione con l’orchestra del Maggio Fiorentino.
3 ottobre
Musica in Piazza della Signoria – La notte dei tenori
Concerto degli artisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino
Musiche di Donizetti, Puccini, Verdi e altri celebri autori
4 ottobre
Musica in Piazza della Signoria – Notturno di voci e pianoforte
Musiche di Chopin, Liszt, Mozart, Puccini, Verdi
TAVOLA ROTONDA
16.30 | Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento
Quali i confini corretti del rapporto di reciprocità tra democrazia e cultura? La democrazia favorisce l’espressione culturale e la cultura è essa stessa lo specchio delle visioni differenti e delle diversità. Ma questa relazione su quali regole si deve basare?
Introduce e modera: Matteo Spanò, Presidente Fondazione MUS.E Firenze
Intervengono: Carlo Conti, Conduttore Televisivo – Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra e pianista italiana – Guido Guerzoni, professore di Economia all’Università della Bocconi