Atlas of the New World
al 08 Febbraio 26
“In che modo una fotografia può mostrare il futuro?”. Se lo sono chiesti Edoardo Delille e Giulia Piermartiri e il risultato è non solo un’esposizione, ma un dispositivo di consapevolezza: un invito a immaginare il futuro per comprenderne l’urgenza, un atlante che mette in scena il mondo che potremmo abitare e quello che potremmo ancora salvare.
Dal 4 dicembre 2025 all’8 febbraio 2026 sarà protagonista di MAD Murate Art District il progetto fotografico Atlas of the New World di Edoardo Delille e Giulia Piermartiri, a cura di Valentina Gensini prodotto da MAD Murate Art District – Fondazione MUS.E con il sostegno di Regione Toscana attraverso il bando ToscanaIncontemporanea Giovani sì e il contributo di Fondazione CR Firenze.
L’esposizione, pensata come un visionario atlante del mondo futuro, mette in dialogo immagini di territori segnati dal cambiamento climatico con proiezioni che evocano scenari drammatici. Sovrapponendo (letteralmente) la realtà presente a quella futura, i due fotografi sono riusciti a costruire un’esperienza immersiva molto coinvolgente, che vede per la prima volta – negli spazi di MAD – il lavoro presentato nella sua forma completa. Nella sala Wanda Pasquini è esposta una grande videoinstallazione multicanale: 6 monitor con 12 foto per ciascuno (per un totale di 72 scatti) con un soundscape di sottofondo, ognuno dedicato ad uno dei Paesi sui quali Delille e Piermartiri hanno focalizzato il loro lavoro. Ogni monitor presenta una sequenza di immagini del lavoro alternato ad alcuni dei grafici che traducono gli studi dei climatologi utilizzati dai due artisti per il progetto e per il volume Atlas of the new world, co-prodotto da MAD Murate Art District. I due autori, vincitori del Premio Ponchielli 2024, da anni tra le voci più originali della fotografia contemporanea italiana, si distinguono per una ricerca che unisce reportage e sperimentazione visiva, intrecciando l’indagine sociale con il linguaggio artistico.
Il percorso espositivo, al piano terra dell’ex carcere delle Murate, approfondisce, attraverso testi e immagini, le trasformazioni che investono aree vulnerabili del pianeta: l’innalzamento dei mari nelle Maldive, gli incendi in California, il ritiro dei ghiacciai del Monte Bianco, le siccità estreme in Mozambico, le alluvioni che colpiscono la Cina, fino allo scioglimento del permafrost e agli incendi sempre più frequenti in Siberia e nella Russia artica. Un mosaico di paesaggi che raccontano un pianeta in rapida transizione.
Il cuore del progetto è la tecnica stessa, interamente analogica, che permette di fondere in un unico gesto fotografico il presente e la sua possibile trasformazione futura. L’immagine reale viene attraversata in un lampo da un’altra immagine – quella del paesaggio come potrebbe apparire a fine secolo – proiettata nello stesso istante dello scatto. Il risultato è un linguaggio nuovo, una “doppia esposizione” concettuale che mette in relazione ciò che vediamo con ciò che spesso non riusciamo (o non vogliamo) immaginare.
La mostra propone dunque un percorso immersivo che intreccia arte, scienza e immaginazione, trasformando lo spazio di MAD Murate Art District in una sorta di osservatorio visivo sul nostro futuro. Il progetto si inserisce nel dibattito contemporaneo sulla cosiddetta “crisi dell’immaginazione”: la difficoltà collettiva di visualizzare davvero la portata del cambiamento climatico e i suoi effetti futuri. In questo senso la fotografia, trasformata dagli autori in una sorta di “bugia autentica”, diventa uno strumento per rendere tangibile ciò che normalmente sfugge allo sguardo.
A corollario della mostra, ogni settimana, per tutto l’anno scolastico, viene proposto un laboratorio didattico (a cui possono accedere gli studenti delle scuole prenotando dal portale del Comune di Firenze “Le chiavi della città”) sviluppato da Fondazione MUS.E e incentrato sul tema e sulle conseguenze del cambiamento climatico.
Atlas of the New World è anche un libro (edito da L’Artiere), co-prodotto da MAD Murate Art District, che raccoglie testi scientifici e narrativi di studiosi e ricercatori – tra cui Stefano Mancuso, Giulio Betti ed Elena Giacomelli – contribuendo a costruire un immaginario capace di tradurre dati e analisi in visioni concrete.
Il 15 gennaio 2026 alle ore 17.30, il volume Atlas of the new world verrà presentato presso MAD Murate Art District, in collaborazione con Studio Marangoni, alla presenza dei fotografi.
Progetto di Edoardo Delille e Giulia Piermartiri
A cura di Valentina Gensini
Prodotta da MAD Murate Art District – Fondazione MUS.E
Con il sostegno di Regione Toscana attraverso il bando ToscanaIncontemporanea Giovani sì e il contributo di Fondazione CR Firenze.