MOSTRA Museo di Palazzo Vecchio

Thomas J Price in Florence

BIGLIETTI a partire da €15,00
dal 14 Marzo 25
al 11 Giugno 25
Thomas J. Price attira la nostra attenzione con alcune opere sviluppate attraverso un approccio ibrido tra scultura tradizionale e tecnologia digitale intuitiva
Orari
01 Gennaio - 31 Dicembre
LUN 
9:00 - 19:00
MAR 
9:00 - 19:00
MER 
9:00 - 19:00
GIO 
9:00 - 14:00
VEN 
9:00 - 19:00
SAB 
9:00 - 19:00
DOM 
9:00 - 19:00
Dove
Piazza della Signoria, Firenze

La biglietteria chiude un’ora prima del museo.

Orari Torre di Arnolfo: Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica con orario 9,00 – 17,00. Giovedì con orario 9,00 – 14,00.

Biglietti
€ 17,50
Museo - intero
€ 15,00
Museo - ridotto (18-25 anni e studenti universitari)
€ 12,50
Torre e camminamento - intero
€ 10,00
Torre e camminamento - ridotto (18-25 anni e studenti universitari)
€ 0,00
fino a 18 anni; gruppi di studenti e rispettivi insegnanti; guide turistiche, iscritti al Corso di Guida Turistica 2016 e interpreti; disabili e rispettivi accompagnatori; membri ICOM, ICOMOS e ICCROM. Scolaresche: necessaria la presentazione dell'elenco dei nominativi su carta intestata della scuola. Associazione Conoscere Firenze. Associazione Amici dei Musei Fiorentini Didattica APS
€ 5,00
Visite guidate e attività (NON residenti città metropolitana)
€ 2,50
Visite guidate e attività (residenti città metropolitana)
2×1 UNICOOP FIRENZE
2 biglietti al costo di 1 intero per i possessori della tessera Unicoop Firenze
Università degli Studi di Firenze - UniFi (Card Studenti)
titolo di visita nominativo annuale a 10,00 €
A.A.C.U.P.I. - Association of American College and University Programs in Italy
titolo di visita nominativo semestrale a 10,00 €

Il Museo Novecento è lieto di presentare uno degli appuntamenti più attesi di questo 2025 con la grande mostra del celebre scultore inglese Thomas J Price. Come avvenuto in passato con i progetti espositivi di Jenny SavilleRachel Feinstein e Louise Bourgeois, la mostra Thomas J Price in Florence, a partire da venerdì 14 marzo,  si estenderà ed entrerà in dialogo con i luoghi chiave del centro storico fiorentino, includendo una grande installazione in Piazza della Signoria, dove negli anni scorsi si erano installate le opere di Jeff KoonsJan FabreUrs Fischer, Francesco Vezzoli e Henry Moore, che tanto avevano fatto discutere, accelerando d’altro canto quel processo di rinnovamento culturale di cui la città sentiva necessità.

Thomas J Price attira la nostra attenzione sull’incarnazione psicologica dei suoi personaggi di fantasia, mettendo in risalto il valore intrinseco dell’individuo e sovvertendo le strutture gerarchiche. Le opere, ispirate a fonti diverse, sono sviluppate attraverso un approccio ibrido tra scultura tradizionale e tecnologia digitale intuitiva. Price bilancia i metodi di presentazione, il materiale e la scala per sfidare le nostre aspettative e fornire spunti per una connessione umana più profonda. L’artista costringe lo spettatore a considerare come e perché le cose sono fatte, inserendo riferimenti alla scultura antica, classica e neoclassica insieme a una sofisticata comprensione del potere simbolico dei materiali e lascia aperti interrogativi, invitandoci a mettere in dubbio le nostre certezze ideologiche fondamenti dei nostri pensieri assoluti alla base di gerarchie e certezze morali

Celebre per le sue sculture figurative di grandi dimensioni alloggiate in spazi pubblici e sale museali, Price porterà nella piazza simbolo del Rinascimento una figura femminile alta quasi 4 metri, realizzata in bronzo con patina oro, dal titolo Time Unfolding.

Per la sede di Palazzo Vecchio, l’artista ha utilizzato materiali scultorei tradizionali, come il bronzo e il marmo per creare personaggi immaginari che ci sembrano persone comuni. Questi personaggi, che uniscono identità indefinite, invitano a una riflessione sugli atteggiamenti preconcetti nei confronti del potere e del valore.

Con l’opera Through a Steady Gaze, in marmo verde Ming lucidato, Price entra in dialogo con la Sala Leone X, ambiente di rappresentanza e simbolo del potere della famiglia Medici e dei legami tra Firenze e il papato. Di fronte agli affreschi di celebrazione di Giovanni de’ Medici, eletto papa nel 1513 con il nome di Leone X, Price riflette in maniera critica sugli individui che i musei hanno rappresentato nel corso della storia. Il volto anonimo e al contempo universale, si contrappone ai ritratti di uomini illustri del passato, dal principe Giulio de’ Medici al papa Leone X, dai cardinali ai duchi, dai pittori ai letterati quali Pietro Bembo e Ludovico Ariosto che parla con Pietro Aretino, si riconoscono altresì sopra il camino di marmo il Duca Giuliano e Lorenzo, suo nipote, che parlano con Leonardo da Vinci.

La mostra prosegue con l’esposizione di cinque teste in bronzo, collocate sul Tavolo della Magistratura nella Sala delle Udienze. La sala, affrescata dal Francesco Salviati e adibita alle riunioni e alle udienze della corte, esalta la figura del condottiero romano Marco Furio Camillo, a cui viene paragonato il duca Cosimo I de’ Medici. In questo ambiente i Bronze Heads di Thomas J Price, realizzati tra il 2006 e il 2021, invitano a riflettere sulla rappresentazione costantemente stereotipata delle persone nere nella tradizione storico-artistica europea.

La critica alle gerarchie culturali e al sistema di privilegi sociopolitici si rispecchia anche nel contrasto tra i materiali utilizzati dall’artista. Al bronzo, storicamente considerato un materiale nobile per la scultura, si contrappongono le basi contemporanee in perspex e vernice spray.

Nella Sala dei Gigli, A Place Beyond (2023), una giovane donna con il cellulare in mano, appare sospesa nello spazio dove si erge la celebre Giuditta e Oloferne di Donatello, realizzata in bronzo. Il capolavoro rinascimentale, posto su un importante basamento, raffigura Giuditta con una postura eroica e al contempo perturbante, mentre solleva trionfante la testa di Oloferne, ucciso nel sonno e simbolo del male sconfitto. Il realismo espressivo di Donatello trascende il semplice naturalismo, sublimandosi in un messaggio carico di significati simbolici e di valori morali che riflettevano la temperie del periodo storico. La scultura si trovava in origine in Piazza della Signoria e divenne il simbolo della Repubblica Fiorentina, dopo la cacciata dei Medici nel 1494.

In contrasto, A Place Beyond rappresenta una persona comune che potrebbe facilmente essere scambiata per un visitatore tra le sale di Palazzo Vecchio, senza alcuna connotazione solenne o magniloquente, se non per la grandezza dell’opera. Il basamento ridotto all’essenziale suggerisce che la figura abbia appena interrotto il suo cammino, fermandosi spontaneamente al centro della sala.

Nonostante sia noto per le sue opere figurative, la pratica di Price è supportata da un pensiero concettuale che informa il modo in cui lo spettatore si relaziona con le sculture e la loro presenza nello spazio.

La mostra prosegue nella sede delle ex-Leopoldine: nel chiostro rinascimentale del Museo Novecento viene presentata l’opera A Kind of Confidence (2023). Un giovane uomo, vestito con un abito elegante, si profila al centro del giardino come una presenza silenziosa. I suoi piedi poggiano direttamente sul pavimento mentre il suo sguardo evoca una sensazione di concentrazione sospesa. “L’attenzione riguarda principalmente le sue scarpe … Il completo gli sta bene. Ma lui non è così sicuro …” afferma Price “Ho lavorato a lungo con l’idea che la vulnerabilità sia in realtà una forza. La domanda è: come [questo giovane uomo] abita lo spazio in cui si trova? Si sente inferiore agli altri? Sente di essere giudicato?”. La scultura in bronzo riflette l’indagine di Price nei confronti della rappresentazione e della stereotipizzazione storica delle persone nere. A Kind of Confidence invita a interrogarsi su come l’individuo occupi lo spazio che lo circonda e sia soggetto ad atteggiamenti preconcetti, esplorando il delicato rapporto tra forza e fragilità.

All’interno della Raccolta Alberto Della Ragione sono esposte le sculture Tasman Road, Figure 2 (2008) e Untitled (Icon 6) (2023). Il titolo dell’opera Tasman Road, proveniente dalla Nude Series, richiama una via di Londra e, al contempo, l’esploratore olandese Abel Tasman. Alla toponomastica occidentale, tradizionalmente associata a eminenti personaggi storici bianchi, si contrappone un uomo nero, la cui figura è colta in una posa vulnerabile, apparentemente malinconica, ma determinata.

Il busto Untitled (Icon 6) di Thomas J Price si colloca in un dialogo tra epoche e stili, tra il Ritratto di Emilio Jesi (1940) di Antonietta Raphaël Mafai, realizzato in onice, e il Ritratto di Lamberto Vitali (ca. 1936-1937), modellato in gesso e cera, di Marino Marini. Questi due busti sono testimoni di un periodo storico complesso: Marini ritrae l’amico, storico dell’arte e collezionista Vitali, mentre la Raphaël immortala il fidato benefattore e mecenate che aveva accolto lei e la sua famiglia a seguito dell’emanazione delle leggi razziali del 1938. L’artista, di origine ebraica-lettone, era stata costretta a scappare da Roma, dove sarebbe tornata solamente nel 1943.

L’esperienza di Price al Victoria and Albert Museum di Londra, dove compie frequenti visite, segna profondamente la sua formazione artistica, immergendolo nello studio della tradizione della ritrattistica antica. Il suo lavoro, in particolare l’indagine sul linguaggio, sui materiali e sulle tecniche della scultura, trova ampio riscontro all’interno della collezione permanente del museo. Il busto in alluminio dorato con oro unisce la stampa 3D contemporanea e la scultura digitale con echi dell’iconografia della scultura antica, dalle maschere funerarie micenee ai busti aurei romani, dalla maschera di Tutankhamon all’Ercole del Foro Boario. Collocando la testa di una figura contemporanea introspettiva, arricchita dall’oro su una base di ardesia e un plinto di quarzite, la scultura emana una potente risonanza culturale

Ieratica e solenne, l’opera Untitled (Icon 6) si fa messaggera silenziosa non solo della tradizione del passato ma esplora anche la concezione moderna del significato della scultura.