Primo approfondimento intorno alla mostra Thomas Patch a Firenze. La memoria del Medioevo e del Rinascimento al Museo Stefano Bardini
In occasione dei trecento anni dalla nascita, Firenze rende omaggio al pittore, incisore, mercante e conoscitore d’arte inglese Thomas Patch (Exeter, 1725 – Firenze, 1782) e al suo profondo legame con la città raccontando le sue imprese editoriali nella mostra Thomas Patch a Firenze. La memoria del Medioevo e del Rinascimento (link alla pagina sulla mostra) promossa dal Comune di Firenze, curata da Giulia Coco e organizzata da Fondazione MUS.E al Museo Stefano Bardini dal 3 ottobre al 15 dicembre 2025, con il coordinamento scientifico di Carlo Francini e di Valentina Zucchi. A corollario della mostra tre incontri approfondiranno la figura dell’artista, il contesto storico artistico fiorentino dell’epoca e il suo operato a Firenze.
Si parte domenica 19 ottobre alle ore 11 con Giulia Coco, che parlerà della figura di Patch e della comunità anglosassone a Firenze nel suo tempo.
Thomas Patch (1725-1782) ha incarnato l’essenza dell’anglo-fiorentino nell’epoca d’oro del Grand Tour. Giunto in Italia dal Devonshire (Inghilterra) nel 1746, Patch arrivò a Firenze nel 1755, dopo un soggiorno romano. Promosso da Sir Horace Mann, residente inglese in città, fu un punto di riferimento per i connazionali, che gli affidarono i ricordi del proprio viaggio fiorentino in brillanti caricature e vedute dell’Arno, che lo resero celebre. Meno noti al grande pubblico, e al centro della conferenza di Giulia Coco, sono i suoi studi sull’arte del tardo Medioevo e del primo Rinascimento toscano, ai quali Patch dedicò quattro volumi di incisioni che favorirono la conoscenza, anche in Inghilterra, di artisti al tempo non ancora molto noti e apprezzati, nonché la conservazione della memoria di capolavori oggi perduti.
Giulia Coco
Funzionario storico dell’arte presso il Ministero della Cultura, è curatrice dell’arte dell’Ottocento e contemporanea alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Studiosa di Settecento e Ottocento, si occupa principalmente di storia del collezionismo, con approfondimenti sul Grand Tour e la colonia inglese a Firenze, di storia sociale e dell’arte e di istituzioni culturali e museali fiorentine, come l’Accademia di Belle Arti, l’Accademia delle Arti del Disegno, le Gallerie degli Uffizi.
Gli incontri sono fruibili gratuitamente e non comprendono la visita al museo. Prenotazione obbligatoria a info@musefirenze.it | 055- 0541450