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Una nuova “Aurora” a Palazzo Vecchio

07 Aprile 2021

Al via le riprese del cortometraggio di “Aurora”, il nuovo brano di Giovanni Caccamo con la partecipazione di Willem Dafoe.
Il corto, girato a Palazzo Vecchio, è prodotto da MUS.E

Andare sempre alla ricerca di strumenti e di linguaggi nuovi, capaci di valorizzare il patrimonio civico fiorentino e le attività di mediazione culturale. È con questo spirito, e con la volontà di promuovere non solo il dialogo fra l’arte visiva e la musica ma anche di sviluppare la relazione fra passato e contemporaneità, che nasce la collaborazione tra MUS.E, il Comune di Firenze e il cantautore Giovanni Caccamo.

Il progetto prende vita giovedì 8 aprile, nelle sale monumentali di Palazzo Vecchio. Negli ambienti del museo fiorentino il cantautore ambienterà infatti il cortometraggio di Aurora”, in uscita il 23 aprile sul suo canale YouTube e Vevo. Il videoclip, prodotto da MUS.E e girato nel Salone dei Cinquecento, nella Sala delle Udienze e nella Sala degli Elementi, vedrà esibirsi, insieme al cantautore, i danzatori della Compagnia Nuovo Balletto di Toscana diretta da Cristina Bozzolini. La sua diffusione sarà accompagnata da alcune pillole di approfondimento storico-artistico, dedicate ai luoghi protagonisti del cortometraggio, che verranno condivise sui canali social di MUS.E, dell’artista e della casa discografica Ala Bianca.

Il cortometraggio “Aurora”, diretto da Enea Colombi per Borotalco.tv, sarà il prologo dell’album Parola” prodotto da Ala Bianca e distribuito da Warner Music Italia, in uscita a settembre 2021. Un viaggio tra musica, prosa, cinema e letteratura, con protagonista la “parola” in ogni sua forma. “Aurora” come ogni canzone del disco è preceduta da un’introduzione strumentale su cui una “voce d’eccezione” leggerà il testo che l’ha ispirata. Nel caso di “Aurora” si tratta del testo della canzone “I’m that”, scritto da Franco Battiato e Manlio Sgalambro e interpretato per l’occasione dall’attore statunitense Willem Dafoe.

Il progetto ha una strettissima correlazione con il periodo che stiamo vivendo, che ha messo a dura prova la società tutta e che dalle arti ha tratto, trae e trarrà nutrimento, ristoro e sollievo. L’arte, la bellezza, sono l’ossigeno della nostra anima: energia costruttiva eterna e salvifica.