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Una notte a Palazzo Vecchio: un sogno che è diventato realtà

Una notte a Palazzo Vecchio: un sogno che è diventato realtà grazie a “Sogni d’oro tra soffitti d’oro” organizzata da MUS.E nel calendario di eventi del festival Firenze dei Bambini che si è tenuto a metà aprile.

A tutti quelli a cui ho detto che Edoardo ed io abbiamo dormito dentro al Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio ho scucito un «Che spettacolo! Lo voglio fare anch’io». E sì, è stato decisamente uno spettacolo, un’esperienza di quelle che non si dimenticano.

Già l’arrivo a Palazzo Vecchio attrezzati per una notte fuori, è stato decisamente emozionante: Edoardo aveva la sua lampada per l’avventura ben piazzata sulla fronte, il sacco a pelo in una mano e l’eccitazione tipica dei bambini nell’altra; io invece trascinavo un trolley carico di due materassini, spazzolini e dentifricio, pigiami, ciabatte e poco altro. E mentre Edoardo continuava a domandarmi quanto mancasse per raggiungere Palazzo Vecchio ad un certo punto esclama «…che poi mamma qual è Palazzo Vecchio?», mentre camminiamo in fretta tra le strade della città. «È quello lì, quello con la torre alta e merlata» rispondo indicando la Torre di Arnolfo che svetta sui tetti di Firenze. Arrivati in Piazza della Signoria mi fermo e gli dico: «Ecco quello è Palazzo Vecchio e noi stasera andiamo a dormire lì». Gli stringo forte la mano e lo porto all’interno del cortile dove una colorata folla di genitori e bimbi, tutti equipaggiati come noi, è in fila per il check-in.

Mentre facciamo la fila si accoda dietro di noi una bimba col suo babbo e iniziamo subito a chiacchierare tutti e quattro. Lei si chiama Aurora ed ha la stessa età di Edoardo: è intesa a prima vista! Conosciuti, presi e mai mollati fino al mattino quando si sono salutati; hanno giocato, riso, chiacchierato e dormito l’uno accanto all’altra per tutta l’avventura. È stata la ciliegina sulla nostra torta questa amicizia.

Dopo aver lasciato i bagagli e preso le torce abbiamo iniziato la nostra visita guidata tra le sale del Palazzo con Laura, una guida attenta e ben avvezza ai bambini, che ci ha raccontato tanti aneddoti e storie curiose sulla vita che si svolgeva alla corte medicea, sui personaggi che vi abitavano e le loro abitudini. Ma certamente la parte più emozionante della visita guidata è stata seguire Laura attraverso alcuni dei passaggi segreti di Palazzo Vecchio, alla luce delle nostre torce carichi di emozione e stupore per questa fantastica avventura. Dopo più di un’ora e nonostante la stanchezza, terminare la visita ammirando Firenze di notte dal camminamento di ronda della Torre di Arnolfo è stata pura meraviglia per piccini e adulti; Edoardo toccava il cielo stellato con un dito e io con lui.

E poi eccoci a riprendere le nostre cose ed essere scortati nel Salone del Cinquecento per prepararci per la notte. Abbiamo scelto un posto, preparato il nostro letto, messi i pigiami e infilati nei sacchi a pelo per ammirare la bellezza del soffitto d’oro sotto cui eravamo. Dopo l’iniziale eccitazione e la voglia di chiacchierare è arrivato anche il sonno per tutti, o quasi, insieme ai sogni d’oro. Ammetto che io ho dormito poco: c’era effettivamente qualche ‘russatore’ professionista che stava facendo degli splendidi sogni e che ha allietato questa notte a Palazzo Vecchio. Poi è arrivato il sole ed il momento di svegliarsi anche per Edoardo e la sua amica, che hanno dormito di sasso per tutta la notte.

E via di corsa in bagno a lavare i denti, vestirsi, rimettere tutto a posto e andare a fare colazione tutti insieme nelle saletta di fianco: succo di frutta, pane e cioccolata e marmellata per tutti. Finita la colazione c’è stato giusto il tempo di dare un ultimo sguardo allo splendore del Salone del Cinquecento, dare un abbraccio fortissimo alla nostra nuova amica e andare a casa a raccontare tutto al nostro papà.

Sì, decisamente uno spettacolo!

Valentina Dainelli / Toomuchtuscany
Digital Ambassador MUS.E Firenze