Sabato 13 ottobre in occasione della Giornata del Contemporaneo 2018, al Museo Novecento e a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea tanti appuntamenti per scoprire il mondo dell’arte contemporanea.
Il programma:
MUSEO NOVECENTO
“Twelve Contemporary Hours”
Dodici ore di mostre ed eventi per l’apertura speciale di sabato 13 ottobre che, dalle 11 del mattino alle 23, vedrà alternarsi visite guidate, incontri, reading, video e performance.
Il Museo Novecento apre le porte alla Giornata del Contemporaneo 2018 in una giornata fitta di appuntamenti intitolata “Twelve Contemporary Hours”. La 14esima edizione dell’iniziativa, che sabato 13 ottobre vede coinvolte oltre un migliaio di realtà museali in tutta Italia, conta anche sulla partecipazione del museo fiorentino che offre al pubblico dodici ore di arte contemporanea e di mediazione culturale, dalle 11.00 della mattina fino alla chiusura alle 23.00 (posticipata per l’occasione), durante le quali sarà possibile non solo visitare gli spazi e le mostre temporanee del museo, ma anche partecipare a visite guidate, incontri, reading e performance offerte gratuitamente ai visitatori.
La mattina sono in programma laboratori per l’avvicinamento all’arte dedicati ai più piccini organizzati da MUS.E. Alle 11.00 si inizia con Sculture viventi, per famiglie e bambini 6/10 anni. I partecipanti prenderanno parte a un gioco nel quale opera e pubblico si scambiano le parti, come nelle Sculture viventi di Piero Manzoni, con cui l’artista ha sovvertito ogni tradizione e ogni convenzione sulla lettura dell’opera d’arte. I bambini saranno condotti alla scoperta della mostra SOLO. Piero Manzoni e poi si divertiranno a elaborare il lavoro di Manzoni con i suoi materiali e le sue tecniche, per diventare essi stessi creatori e spettatori di un processo artistico che si gioca sul filo del paradosso. Alle 12.30 Time Machine, per famiglie con bambini 8/12 anni, consentirà di compiere un “viaggio nel tempo” che prende avvio dal mondo di oggi per arrivare ai primi anni del Novecento indagando linguaggi, tecniche e principi delle arti. I bambini saranno coinvolti in un incontro con i grandi artisti del secolo – fra questi Lucio Fontana, Giorgio De Chirico, Fortunato Depero. Alla scoperta delle molteplici forme artistiche del XX secolo, fra tradizione e innovazione, antico e moderno, astratto e concreto.
Il pomeriggio verrà inaugurato dalla visita guidata L’artista e il suo mondo. Alle ore 15.00 il Direttore artistico del Museo Novecento Sergio Risaliti condurrà i visitatori alla scoperta della collezione Alberto Della Ragione, in un viaggio che consentirà di scandagliare le scelte del collezionista e di soffermarsi su alcuni temi chiave dell’arte italiana della prima metà del Novecento.
Alle ore 16.00 le sale del museo, tra primo e secondo piano, saranno animate dai giovani allievi del laboratorio teatrale La Stanza dell’Attore diretto da Giovanni Micoli alle prese con Le parole degli artisti, un reading corale con cui saranno proposti al pubblico testi di artisti, tra pensieri, lettere e poesie, in un percorso interno alle mostre e alla collezione permanente. Saranno letti estratti di Arturo Martini, Giorgio Morandi, Fortunato Depero, Giulio Paolini, Filippo De Pisis, Carlo Carrà, Piero Manzoni. Il reading consentirà al pubblico di osservare le opere d’arte ascoltando dalla voce dei giovani attori le riflessioni collegate alla nascita stessa dell’opera.
Alle 19.00 sarà la volta di Apologia della creatività, lavoro sonoro/olfattivo che vuol dare voce all’operosa creatività di artisti ed artigiani fiorentini, attraverso alcuni Momenti Musicati e Danzati ideati da Marina Calamai che nascono dall’utilizzo dei suoni degli attrezzi e macchinari registrati nelle botteghe degli artigiani. Una nota olfattiva aiuterà a riportare indietro nel tempo i partecipanti per scoprire i vari profumi delle botteghe che accompagneranno i suoni. La rappresentazione, divisa in due parti, prevede inoltre la riproduzione danzata di queste realtà, grazie alla perfomance dei ballerini della Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Broccanello, che rievocheranno l’atmosfera e i gesti delle botteghe artigiane nelle coreografie di Aurelie Mounier.
Alle ore 12.00 sarà presentato il video Sentences nella Sala cinema e conferenze del museo. Un’opera collettiva realizzata da giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze – Leonardo Bastiani, Matteo Coluccia, Silvia Cogotzi, Silvia Coppola, Davide D’Amelio, Valentina De Florio, Dalila Doro, Stefano Giuri, Jessica Guerzoni, Lori Lako, Francesca Lo Russo, Davood Madadpoor, Michela Massei, Leonardo Meoni, Antoliana Palmisano, Luca Puri, Giulia Spugnoli, Zoya Shokooi – che si sono lasciati ispirare dalle opere della Collezione Alberto Della Ragione.
Il pubblico che farà visita al museo nella giornata di sabato potrà cogliere l’occasione per visitare gratuitamente fino alle 23.00 (ultimo ingresso alle 22.00), oltre alla collezione permanente Alberto Della Ragione, la mostra monografica Solo. Piero Manzoni curata da Gaspare Luigi Marcone in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni di Milano, Il Tavolo dell’architetto dedicato a Benedetta Tagliabue, il progetto The Wall. Altri spazi, curato dall’artista Robert Pettena e realizzato in collaborazione con l’Assessorato allo sviluppo economico e al turismo del Comune di Firenze e all’Accademia di Belle Arti, e ancora le mostre Artisti al Teatro realizzata in collaborazione con la Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, Duel. Jose Dávila e Campo Aperto, focus su Luciana Majoni e Eliseo Mattiacci.
Gli allievi del corso di giornalismo culturale di “Fenysia – scuola di linguaggi della cultura” documenetranno l’evento attraverso interviste e foto, costruendo un reportage che sarà pubblicato sul blog di MUS.E.
LE MURATE
Visita alla mostra Paolo Masi. Qui
- per chi: per giovani e adulti
- orari: h15.00
- durata: 1h15’
- costi: gratuito
Conversando con Paolo Masi – grande artista del Novecento e del contemporaneo italiano – emerge con forza un tratto connotante la sua vita artistica e personale, ovvero la libertà. Libertà di pensiero, libertà di sguardo, libertà di mano, libertà di materia, libertà di spazio: una chiave di lettura dell’intero percorso dell’artista Masi, dalle prime installazioni agli ultimi lavori. Può essere quasi un ossimoro sottolineare questo tema in un luogo come il complesso delle Murate, convento di clausura rinascimentale e carcere fra Otto e Novecento; e forse proprio per questo Le Murate hanno sollecitato in Paolo Masi una riflessione profonda, una rivisitazione dei suoi alfabeti e dei suoi linguaggi, dando vita alla mostra Paolo Masi. Qui. L’esposizione fotografa infatti gli esiti di un fervido dialogo fra l’artista e il luogo, spazio complesso e controverso al quale le opere di Paolo Masi, inedite, rispondono in forma nuova e sorprendente, offrendosi come “casse di risonanza” di una relazione forte tra complesso e artista. La visita consentirà di prendere parte a un racconto che intreccia storia e contemporaneità, libertà e prigionia, intimità e monumentalismo, dalle opere-installazioni delle celle – potenti manifestazioni di una reclusione che sembra di sentire sulla propria pelle – sino alla voragine specchiante del semiottagono: per usare le parole di Masi già negli anni Ottanta, “il segno della storia. I frammenti contemporanei. La forma presente. L’assenza-presenza. Ciò che è la condizione, ora, di noi.”
Che cos’è un’installazione
- per chi: per famiglie con bambini 8/12 anni
- orari: h16.30
- durata: 1h15’
- costi: gratuito
L’arte visiva ha molte forme conosciute: dipinti su tavola e su tela, sculture in marmo o in bronzo, affreschi e pitture murali. Quando però essa pervade lo spazio dell’osservatore, lo circonda, lo sovrasta, lo interroga, lo coinvolge o semplicemente lo accompagna, ecco che l’opera diventa installazione. Linguaggio tipico dell’arte contemporanea, l’installazione vive in spazi interni ed esterni dialogando, reinventando e trasformando ambienti architettonici e spazi urbani e invitando il pubblico a una fruizione immersiva a cui partecipare non solo con lo sguardo ma anche con gli altri sensi e con il corpo. Come le opere di Paolo Masi, veri e propri dispositivi ambientali che invitano il visitatore a esplorare e a vivere la storia e gli spazi delle Murate con lo sguardo dell’artista. Dopo un percorso in mostra i partecipanti, in piccoli gruppi, saranno così chiamati a essere artisti e fruitori a un tempo, sperimentando nuovi e imprevedibili innesti fra idea, materia, spazio e pubblico.
La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 055-2768224
Mail info@muse.comune.fi.it