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Quanto vale l’arte? Incontri al Museo Stefano Bardini

Incontri per amanti dei musei, del collezionismo, dell’arte e dell’antiquariato
Museo Stefano Bardini – Marzo-Maggio 2017

Quanto vale un capolavoro del Rinascimento, per esempio una Madonna con Bambino di Donatello? O ancora un bronzetto di ambito michelangiolesco o una terracotta di bottega Della Robbia? Per essere più precisi: a quanto potrebbe essere venduto a un appassionato collezionista o a quanto verrebbe assicurato se venisse prestato per una mostra temporanea? E ancora: quale è stato il suo valore nel corso del tempo? Le opere che oggi hanno valori stellari avevano valori analoghi quando furono realizzate? Domande a cui è difficile dare risposta, soprattutto se le opere in oggetto fanno parte della collezione di un museo, dove tutto sembra assumere un valore “inestimabile”. Se, infatti, ancora sul finire dell’Ottocento il rapporto fra mercato dell’arte e musei era alquanto stretto – può essere utile ricordare quanto siano debitori di questo legame i grandi musei oltreoceano – nel corso del XX secolo il mondo della “fruizione” e quello del “mercato” conoscono un progressivo allontanamento: e la stessa opera verrebbe da una parte  custodita ed esposta per il suo solo valore storico, culturale ed estetico, dall’altra valutata economicamente sulla base di criteri che hanno a che fare anche con la materia, il gusto, il contesto.

Il Museo Bardini si pone come cornice ideale di queste riflessioni, essendo nato come straordinario negozio dell’antiquario Stefano Bardini negli anni Ottanta dell’Ottocento ed essendo divenuto alla sua morte un museo civico. Le opere a lui più care sono così oggi visibili al pubblico, spogliate di quel valore commerciale che le connotava un tempo ma ancora ammantate di quel fascino che aveva portato il Bardini ad acquisirle, spesso anche solo per un dettaglio promettente. Ecco che, grazie alla collaborazione con la Casa d’Aste Pandolfini, gli incredibili “pezzi Bardini” diventano la materia di studio degli esperti  dei diversi generi artistici – che quotidianamente si confrontano con veri e con falsi, con capolavori e con opere di bottega – per essere posti a confronto con piccoli e grandi esempi sul mercato. Un ciclo di incontri per scoprire come l’occhio sia uno strumento da allenare per vedere l’arte a tutto tondo…incluse le più modeste opere di casa propria. Ecco il dettaglio degli appuntamenti primaverili:

 

20 marzo 2017
Lucia Montigiani, Il mondo delle case d’asta: dalla valutazione alla vendita
L’incontro prevede una breve disamina della storia delle case d’asta europee seguita da un’analisi degli odierni metodi di valutazione, dei processi di lavoro e delle tendenze di mercato.
Lucia Montigiani, dopo gli studi in Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Firenze, ha lavorato per  Sotheby’s Italia a Firenze e Milano come responsabile del Dipartimento di dipinti dell’Ottocento sino al 1999,quando inizia la collaborazione con Pandolfini dove tuttora ricopre il ruolo di coordinatrice dei Dipartimenti e responsabile del Dipartimento di dipinti del XIX secolo. 

 

10 aprile 2017
Giulia Anversa, Collezionare maioliche oggi: riflessioni a partire da alcune opere Bardini
L’incontro prevede un primo confronto sulle modalità di “lettura” di una maiolica dal punto di vista tecnico ed estetico, utile a una corretta contestualizzazione storica e culturale, per poi offrirne una chiave di interpretazione commerciale, correlata alle leggi di mercato e alla storia del collezionismo.
Giulia Anversa, dopo gli studi in Etruscologia presso la facoltà di Lettere Classiche dell’Università degli Studi di Milano, si è occupata di opere ceramiche per diverse gallerie e istituzioni. Attualmente lavora con Michele Subert nella storica galleria milanese di Via della Spiga  42 e collabora in qualità di esperto del settore porcellane e maioliche con la casa d’Aste Pandolfini di Firenze.

 

15 maggio 2017
Neri Mannelli, Spigolature d’arte classica: dagli Etruschi a Traiano nelle collezioni Bardini
L’incontro prende avvio da alcuni reperti scelti del museo per delineare un breve excursus sull’arte classica e sulla presenza di opere e manufatti antichi nelle collezioni storiche e per tratteggiare i riferimenti legislativi e la situazione del mercato dei beni archeologici in Italia al giorno d’oggi.
Neri Mannelli, dopo gli studi in Egittologia presso l’Università degli Studi di Firenze si è occupato di allestimenti museali, di scavi sul territorio e di catalogazione per la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana a partire dal 1985; dal 1997 è responsabile del Dipartimento di Archeologia classica ed egizia di Pandolfini.

 

Il progetto è a cura di: Musei Civici Fiorentini e Associazione MUS.E in collaborazione con Casa d’Aste Pandolfini.
Gli incontri proseguiranno nei mesi autunnali concentrandosi su nuovi generi artistici e su nuove opere.

Dove: Museo Stefano Bardini
Quando: 20 marzo – 10 aprile – 15 maggio h17
Per chi: per giovani e adulti
Costo: la partecipazione è gratuita. È escluso l’accesso al museo

Prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni:
tel. 055-2768224 055-2768558
mail info@muse.comune.fi.it

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