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Serenissima duchessa Eleonora di Toledo. Ovvero dell’amore et del comando

Spettacolo di living history nel Salone dei Cinquecento del Museo di Palazzo Vecchio.

29 ottobre – 30 novembre – 16 dicembre

Nell’ambito delle celebrazioni centrate su Eleonora di Toledo in occasione del cinquecentenario della sua nascita (1522-2022), promosse dall’Ufficio Patrimonio Mondiale del Comune di Firenze e da MUS.E e con il sostegno di Business Strategies, il 29 ottobre alle 19 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio prende vita Serenissima duchessa Eleonora di Toledo. Ovvero dell’amore et del comando, spettacolo teatrale a cura di MUS.E con il coordinamento scientifico di Valentina Zucchi, la regia di Alberto Galligani e sulla scena Ilaria Guccerelli, Giaele Monaci (nei panni di Eleonora), Florinda Nesticò e Giacomo Tasselli oltre allo stesso Alberto Galligani (spettacolo in replica il 30 novembre e il 16 dicembre – N.B. le prenotazioni per lo spettacolo di dicembre partono dal 5 dicembre).

Protagonista è la Duchessa, nata in Spagna, cresciuta a Napoli, trasferitasi giovanissima a Firenze in quanto sposa dell’altrettanto giovane Cosimo I de’ Medici e spentasi per malattia a quarant’anni: una figura di alto rilievo sotto il profilo culturale, economico, politico e religioso a fianco del consorte nei suoi oltre vent’anni nel capoluogo toscano. Lo spettacolo offre l’occasione di cogliere i tratti peculiari della sua figura, in ambito tanto pubblico quanto privato, restituendo la dimensione del suo ruolo e dei suoi rapporti all’interno della famiglia ducale, della corte medicea e dei sudditi: in scena, oltre a Eleonora, saranno anche lo stesso Cosimo I, la suocera Maria Salviati, la figlia Lucrezia, l’artista Vasari. Fra di loro si innescheranno suggestivi dialoghi, costruiti a partire da un accurato studio documentario e presentati grazie alla sapiente regia di Alberto Galligani, che evocheranno la natura e i caratteri della sua vita a Firenze. In virtù della consolidata esperienza di MUS.E nel settore di living history i personaggi assumeranno quindi una caratterizzazione molto precisa e, pur in un contesto di verosimiglianza, porteranno in scena un capitolo importante e suggestivo della storia fiorentina di metà Cinquecento. Assoluta peculiarità dello spettacolo sarà poi il continuo gioco fra passato e presente, che permetterà al pubblico di vivere la dimensione storica in un costante confronto con l’attualità e di essere coinvolti in prima persona in questa dialettica. In un avvincente intreccio fra storia e attualità – complici due magistrali storici, conduttori della serata – la figura di Eleonora di Toledo sarà quindi presentata e presente in forma originale, rendendo possibile ciò a cui i musei cercano ogni giorno di assolvere: essere macchine del tempo grazie a cui conoscere un po’ meglio la storia, l’arte, la scienza.

 

Eleonora di Toledo. Nata in Spagna nel 1522 da Pedro Alvarez di Toledo e Maria Osorio Pimentel, dieci anni dopo si trasferì a Napoli, dove suo padre era stato nominato viceré. Qui Eleonora trascorse la giovinezza, affidata alle cure della gentildonna ebrea Bienvenida Abrabanel, la cui amicizia influì sulla protezione successivamente concessa dalla Toledo alla comunità ebraica fiorentina. Nel giugno 1539 si trasferì a Firenze dopo aver sposato per procura, all’età di 17 anni, il duca di Toscana, Cosimo I de’ Medici. Descritta “bella, fresca e colorita come una rosa” dai suoi contemporanei, così appare nei celebri ritratti di Agnolo Bronzino, che ne immortalano l’avvenenza. Cosimo nutrì per lei un amore profondo da lei corrisposto. Ebbero undici figli, tanto che a lei fu associata l’impresa della pavoncella che nutre i suoi piccoli, volendone celebrare le virtù di madre feconda e affettuosa. Amante del lusso e della moda, impose il suo stile alla corte fiorentina scegliendo abiti per familiari e cortigiani. Commissionò opere d’arte a Bronzino, a Benvenuto Cellini e a Baccio Bandinelli, appoggiando inoltre la nascita dell’Accademia degli Elevati. Favorì l’introduzione dei gesuiti a Firenze, scegliendo come confessore Jacopo Lainez, compagno di Sant’ Ignazio. Condivise con il marito gli impegni ufficiali, occupandosi anche del governo durante le sue assenze e malattie. Attiva nella gestione finanziaria della casata, partecipò in prima persona al settore strategico del commercio dei grani. A lei si deve l’acquisto di Palazzo Pitti, destinato a diventare la nuova residenza di famiglia, di ampie tenute in Maremma e dei feudi di Castiglion della Pescaia e Isola del Giglio. Si spense a Pisa il 17 dicembre 1562, pochi giorni dopo la perdita dei due figli Giovanni e Garcia.

 

Serenissima duchessa Eleonora di Toledo. Ovvero dell’amore et del comando

  • Per chi: per giovani e adulti
  • Dove: Salone dei Cinquecento, Museo di Palazzo Vecchio, piazza Signoria 1 Firenze
  • Quando: 29 ottobre, 30 novembre, 16 dicembre h19.00 (N.B. le prenotazioni per lo spettacolo di dicembre partono dal 5 dicembre)
  • Durata: 1h30’
  • Costi: la partecipazione allo spettacolo prevede il regolare pagamento del biglietto di ingresso (€12,50 intero – €10 ridotto – gratuito minori 18 anni, disabili e accompagnatori, membri ICOM, ICOMOS, ICCROM, guide turistiche e interpreti, possessori Card del Fiorentino) e di attività culturale (€2,50 residenti Città Metropolitana di Firenze – €5,00 non residenti Città Metropolitana di Firenze). Riduzione 2x 1 soci Unicoop Firenze. Con lo stesso biglietto è possibile visitare il Museo di Palazzo Vecchio il giorno stesso entro le h19 (con ultimo accesso entro le h 18.00).

 

Per informazioni e prenotazioni: 055-2768224; info@musefirenze.it