A seguito della riapertura al pubblico di Torre San Niccolò, avvenuta nel 2011, e alla luce dei lavori di ristrutturazione della Torre della Zecca ultimati qualche mese fa, prende vita il progetto di valorizzazione delle porte e delle torri cittadine.
Architetture imponenti e suggestive, le porte e le torri, testimonianze degli sviluppi urbani nel Medioevo e nei secoli successivi che ancora oggi scandiscono il transito fiorentino, custodendo al loro interno il centro cittadino e restituendo all’esterno i tratti del volto con cui la promettente Firenze guardava al mondo.
Per l’estate 2016 – a partire dal “ponte” del 24 giugno fino a settembre – il Comune di Firenze e l’Associazione MUS.E, con la collaborazione della Fondazione Angeli del Bello, aprono quindi al pubblico l’accesso di Torre della Zecca e di Porta Romana, oltre a quello già sperimentato di Porta San Niccolò.
Tutte e tre fanno parte dell’ultima cerchia muraria fiorentina, realizzata a partire dal 1284 per volere della Signoria di Firenze e il cui progetto è legato al nome di Arnolfo di Cambio. Un’impresa grandiosa e impegnativa, tanto che i lavori si concluderanno solo nel 1333, avendo dato vita a un circuito murario lungo più di otto chilometri e intervallato da quindici grandi porte di accesso, oltre a numerose torri di difesa.
Si comincia quindi con Porta Romana, originariamente dedicata a San Pier Gattolino (dal nome di una chiesa nelle vicinanze), la cui visita consentirà di percorrere anche uno dei pochi tratti di mura tuttora esistenti: il pubblico potrà entrare da via Gusciana, che un tempo ospitava le stalle dei fiaccherai e le botteghe degli scalpellini, per salire sul camminamento esterno delle mura e giungere alla “soffittona” della porta, realizzata negli anni Venti del Trecento su disegno di Jacopo Orcagna ma sensibilmente abbassata nel Cinquecento per non diventare facile bersaglio delle artiglierie nemiche.
Si prosegue con Porta San Niccolò, porta maestra a ridosso dell’Arno edificata intorno al 1345, unica fra le torri ad aver mantenuto l’originaria altezza perché protetta dalla collina di San Miniato: “regina delle torri” di cui i visitatori potranno gustarne la storia, pietra dopo pietra, per poi godere di una meravigliosa vista sulla città.
Infine dirimpetto, dall’altra parte del fiume, la Torre della Zecca, il cui nome ricorda il luogo dove venivano coniate le monete fiorentine grazie all’uso di magli azionati dal flusso dell’acqua del fiume. La visita consentirà così di apprezzare la storia della torre ma anche di conoscere – tra fiorini, denari e quattrini – le vicende della zecca cittadina, qui trasferitasi dalla primitiva collocazione nei pressi di Palazzo Vecchio per l’edificazione della Loggia dei Signori.
In caso di pioggia il servizio è annullato. Si consiglia la prenotazione.
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Visita alla Torre di San Niccolò
Visita a Porta Romana – POSTI ESAURITI
Visita alla Torre della Zecca – POSTI ESAURITI