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5 curiosità su Palazzo Medici Riccardi

Il Palazzo Medici Riccardi, chiamato anche “casa del Rinascimento”, è un simbolo della famiglia Medici, della famiglia Riccardi ed è un emblema della storia fiorentina dal 1445. Sono vissuti grandi personaggi della storia Cosimo il Vecchio, Lorenzo il Magnifico, Francesco Riccardi e sono stati accolti grandi artisti Donatello, Michelangelo, Paolo Uccello e Botticelli. Ecco 5 curiosità che non sapevate sul palazzo.
  1. L’origine del nome del Palazzo Medici Riccardi

Il palazzo nasce dalla domanda di Cosimo il Vecchio ed è stato costruito dall’architetto Michelozzo di Bartolomeo. Il palazzo diventa così la residenza privata della famiglia Medici negli anni 1440 e diventa il fulcro della vita della famiglia fino al trasferimento in Palazzo Vecchio nel 1540. La famiglia Riccardi arriva a Firenze nel 1350 e sviluppa la fortuna economica fino a diventare una delle famiglie più ricche in città. Nel 1659, Gabriello Riccardi conclude con Ferdinando II Medici il contratto di acquisto del palazzo, diventando uno dei luoghi privilegiati della società fiorentina. I Riccardi sono i committenti di integrazioni e modifiche importanti nel palazzo ma rimangono comunque delle tracce dei Medici. Avete notato i simboli della famiglia Medici?  Potete vedere lo stemma Medici numerose volte all’esterno e all’interno del palazzo, ornando le architetture, le opere e le decorazioni. Come riconoscerlo? Trovate uno scudo con sei sfere rosse disposte e una sfera blu con tre gigli dorati in circolo.

 

  1. I lavori degli scaloni del cortile delle colonne

Sapete che al tempo di Lorenzo il Magnifico, alla cappella dei Magi si accedeva attraversando tutto l’appartamento del piano nobile? Infatti, nel cortile delle colonne o cortile di Michelozzo sull’angolo nord-orientale, si trova uno scalone che non esisteva prima. La scala monumentale è stata promossa da Francesco Riccardi e viene concepita nel 1688 in stile neorinascimentale, con eleganti membrature in pietra serena e intonaco bianco, nicchie ed edicole. La scala è così rinnovata via d’accesso alla cappella dei Magi. Opposto alla scala monumentale, prima era posta una scala costruita da rampe rettilinee da cui Lorenzo sarebbe sceso. Nonostante, per volere di Gabriello Riccardi nel 1661, questa scala è uno dei primi lavori di ammodernamento del palazzo, coordinati dall’architetto Ferdinando Tacca. Oggi si può vedere un’elegante scala elicoidale.

  1. La rappresentazione dei Magi della cappella dei Magi

La cappella dei Magi, costruita nel 1449 è uno dei luoghi più preziosi del palazzo Medici Riccardi, era un luogo non solo di preghiera e di ritiro ma anche di ricevimento fastoso per gli ospiti. È solo nel 1459 che Benozzo Gozzoli comincia la decorazione delle pareti. Si dice che i freschi sono un’allegoria di Gerusalemme. Avete notato i tre Magi, Gaspare, Baldassarre e Melchiorre, ma sapete cosa rappresentano veramente? Tutti e tre cavalcano al centro, accompagnati da un drappello ristretto, echeggiante le più moderne brigate rinascimentali. La tripartizione gioca inoltre un ruolo importante in chiave simbolica, evocando le tre età dell’uomo, i momenti del giorno e le stagioni: Gaspare, vestito in bianco rappresentando la Fede, evoca la giovinezza, l’alba e la primavera; Baldassare con gli abiti verdi della Speranza esprima la maturità, il mezzogiorno e l’estate e per finire la vecchiaia, il tramonto e l’autunno definiscono Melchiorre vestito in rosso della Carità.

  1. La misteriosa testa sul retro della Madonna con Bambino di Filippo Lippi

Uscendo dalla cappella ci troviamo nell’andito e proseguiamo nel fondo in una sala dove si trova un capolavoro di Filippo Lippi, La Madonna con Bambino. Il dipinto echeggia il Rinascimento fiorentino e l’apprezzamento per la grazia e la naturalezza proprie dell’artista. Ma avete fatto attenzione al retro dell’opera? Infatti, se si va dietro, si può osservare lo schizzo di un piccolo tabernacolo e studi di una misteriosa testa maschile e di occhi eseguiti a pannello. L’identità di questa persona è ancora un enigma da risolvere.

  1. I segreti del soffitto della Galleria o Sala Luca Giordano

Finiamo con l’emblematica Galleria del palazzo, chiamata anche sala Luca Giordano, è il frutto del volere di Francesco Riccardi e del lavoro degli architetti Pier Maria Baldi e Giovanni Battista Foggini nel 1677. In stile barocco, il soffitto è una narrazione allegorica della vita umana con le Virtù cardinali verso il male poste agli angoli e l’apoteosi dei Medici nel mezzo. Potete riconoscere i personaggi e i loro oggetti simbolici? Agli angoli dell’ingresso della Galleria, sono rappresentate la Prudenza e la Fortezza. A sinistra troviamo la Prudenza, con i classici due volti e un elmo dorato in testa, lo specchio e una freccia con un pesce marino. È accompagnata dall’Abbondanza con cornucopia e caduceo, dalla Grazia, dal Benessere con la coppa e il serpente. Sulla destra, raffigura la Fortezza armata con asta e scudo, affiancata da un leone e dalla Costanza, con la mano su un braciere ardente, dall’Onore, porgendo una corona d’alloro, e dalla Vittoria seduta su un globo mentre dal cielo scende la Pace con il ramo d’olivo. Opposto all’ingresso, si hanno la Giustizia e la Temperanza. La Giustizia è rappresentata con spada e bilancia mentre riceve la corona dalla Fama, affiancata dalla Clemenza e dalla Sicurezza. Sulla sinistra, figura la Temperanza, con un freno e un orologio fra le mani e un elefante al fianco. In alto, volteggiano la Tranquillità, la Giovinezza e la Voluttà e in basso ci sono la Modestia e la Sobrietà con una chiave in mano dominando una creatura marina. Adesso potete associare le Virtù con il male che combattono? Tra loro ci sono la Miseria e il Timore, la Frode e l’Ignoranza, la Povertà, l’Invidia e la Fame, il Conflitto, la Discordia e l’Inganno.

Il Palazzo Medici Riccardi vi aspetta per farvi scoprire altri tesori!

Sarah Barbot