Leonardo, fiorentino DOC con un debole per Instagram – MUS.E Digital Ambassador

Quattro per quattro: quattro Digital Ambassador per quattro interviste.

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Oggi vi facciamo conoscere meglio l’ultimo dei nostri “ambasciatori digitali”: Leonardo!

Leonardo ha 28 anni ed è un fiorentino DOC, sin da piccolo è attratto dal mondo della fotografia e fermamente innamorato sua città: nel 2011 decide di aprire il suo profilo Instagram anche con l’intento di raccontare attraverso i suoi scatti scene di vita quotidiana, scorci, angoli più o meno conosciuti di Firenze. Appassionato dell’ambito food&wine, professionalmente parlando si occupa di social media, wine tasting e visite della cantina presso un’azienda vinicola alle porte del Chianti-Valdarno.

Pensi che i social network possano avvicinare i giovani ai musei e ai luoghi della cultura?

A questa domanda rispondo senza esitare nemmeno un secondo: sì.
Volenti o nolenti i social network ci tengono costantemente connessi ed in contatto tra di noi, oggi più che mai sono fondamentali anche al fine di organizzare o partecipare ad eventi. Sebbene mi renda conto di vivere in una città estremamente fotografata e conosciuta sotto molti e molteplici aspetti, attraverso i social network talvolta non smetto mai di scoprire storie o curiosità su monumenti, nuovi scorci e – non da ultimo – nuove iniziative culturali.

Sicuramente per arrivare ai giovani serve una comunicazione smart e fluida, pensata per raggiungere in maniera diretta chi tra di loro è interessato ad eventi e attività: in un futuro sempre più prossimo voglio immaginarmi molte più iniziative ed incentivi volti ad avvicinare maggiormente i giovani alla cultura e per farlo sicuramente dovremo lavorare seguendo questa strada.

 

Cosa pensi del coinvolgimento degli influencer nella comunicazione sui social media? Come può essere reso credibile agli occhi degli utenti?

Sicuramente è una possibilità da prendere in considerazione per ampliare la diffusione di iniziative ed eventi culturali.  Per poterlo fare al meglio però a mio avviso bisogna bilanciare bene vari aspetti.
Non credo che ora come ora “influencer” sia colui che ha numeri più alti bensì colui che riesce a condividere in maniera più mirata ed efficace un messaggio veicolandolo attraverso un contenuto curato e attento, sia esso un testo, un’immagine o un video.  È indiscutibile infatti che ogni profilo Instagram, Twitter o Facebook abbia un bacino di utenti costruito intorno ad interessi specifici e che si arricchisca di sfumature via via che lo si alimenta, foto dopo foto, post dopo post.
Apprezzo molto chi costruisce una sua linea editoriale ben definita e la persegue fino a divenire un vero e proprio influencer in quell’ambito, senza però abusare di tale ruolo. È così che penso sia possibile costruire una maggior credibilità da parte di queste figure digitali, fermo restando ovviamente che anche colui che li coinvolge in un’iniziativa debba avere lo stesso scopo ed una linea di pensiero e di condivisione affine ai loro ideali: così facendo non si creano post e/o contenuti volti a sponsorizzare un evento risultando decontestualizzati rispetto a tutto il resto del profilo in questione.

Su Instagram la realtà viene spesso rappresentata in modo spettacolare ma artefatto, pensi che questo possa essere controproducente per il futuro della piattaforma?

Non volendo generalizzare riguardo ciò, direi che ora come ora sempre più utenti si stanno rendendo conto di quanto sia controproducente artefare o modificare troppo radicalmente uno scatto.  Penso che se qualcuno deve arrivare ad editare pesantemente un’immagine o un video per renderli “spettacolari” e di maggior impatto, significa che l’idea iniziale di scatto o di ripresa non è stata soddisfacente… io personalmente in tal caso preferisco abbandonarlo e non editarlo fino a snaturarlo completamente.

Detto ciò bisogna essere consci del fatto che Instagram è uno strumento essenzialmente molto democratico sotto certi punti di vista e che quindi consenta in poco tempo di esprimere il proprio disaccordo: da prima attraverso un dissenso pratico (non esprimendo il proprio like su un post ad esempio), in secondo luogo con un eventuale unfollow nei confronti della persona o del profilo in questione.

Cosa ti aspetti dalla partecipazione a questo progetto?

Mi aspetto una serie continua di novità ed emozioni.  Sì, sono sicuro che mi ritroverò spesso a bocca aperta dinnanzi a tutti i monumenti, le opere d’arte e più in generale tutte le varie mostre ed eventi che andremo a scoprire e a raccontare: spero, di cuore, che ciò possa essere trasmesso sui miei canali social ed attraverso il blog nel migliore dei modi.  È questo che in primis mi motiva e mi spinge a partecipare con entusiasmo a questo interessante progetto.  Sono tuttavia aperto a nuove esperienze e pronto a mettermi in gioco in un ambito – quello della diffusione attraverso il mezzo social di iniziative ed eventi – che mi affascina incredibilmente ma che tuttavia non ho mai avuto modo di fare prima d’ora.

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