Torri, porte e fortezze: Torre di Arnolfo

La Torre di Arnolfo, prende il nome dall’architetto Arnolfo di Cambio e con i sui 95 metri svetta nel centro della città, sovrasta il Palazzo dei Priori fondato nel 1298 e realizzato sopra le case dei ghibellini che avevano perso lo scontro cittadino con i guelfi. Il palazzo venne cominciato ad essere chiamato Palazzo Vecchio  quando nel XVI secolo il “nuovo” Palazzo Pitti divenne la residenza di Cosimo I dei Medici Duca di Firenze, che nel 1569 diverrà Granduca della Toscana. Nelle costruzioni medievali la torre è l’emblema di questo tipo di architettura militare, perché ha uno scopo difensivo fondamentale, essendo le fortificazioni incentrate sulla difesa “piombante” che si basa sulla caduta dall’alto di materiali e di oggetti sugli assedianti; la torre era anche l’ultimo baluardo in cui rifugiarsi in caso di pericolo. Le case-torre e poi i palazzi signorili erano la dimostrazione del potere della famiglia che li edificava e in città sorgevano numerose case-torri, la torre di Arnolfo venne realizzata innalzando la torre detta “della Vacca” della famiglia Foraboschi, divenendo la più alta della città. 

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Prima di entrare se osserviamo Palazzo Vecchio possiamo notare che solo una parte dell’intera costruzione e circondata da una merlatura, quella è la parte più antica e compone il camminamento di ronda dal quale veniva difeso l’edificio. Se guardiamo attentamente possiamo notare anche la differente merlatura presente sulla torre, quella a coda di rondine è ghibellina mentre quella rettangolare è guelfa. Per salire gli oltre duecento scalini serve un po’ di fiato, ma lo sforzo ne vale certamente la pena, una volta giunti in cima lo spettacolo che possiamo osservare è veramente fantastico, guardando dai quattro lati abbiamo la possibilità di ammirare tutte le meraviglie di Firenze, strette nell’abbraccio delle colline circostanti. Un’ultima curiosità: salendo le scale troverete una piccola cella, l’Alberghetto, nella quale furono rinchiusi Cosimo detto il Vecchio nel 1433 e Girolamo Savonarola nel 1498 la stessa cella ma due opposti destini, Cosimo inizierà la dinastia dei Medici, Savonarola verrà condannato al rogo.

 

Luca Anichini
autore di Alle porte coi sassi. Storia e guida alle porte delle mura di Firenze

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