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Abbiamo fatto l’YTALIA: l’allestimento della mostra e il lavoro con gli artisti

Organizzare una mostra è un lavoro entusiasmante e complesso, che richiede un grande lavoro di squadra e un rapporto diretto con gli artisti. Un mese di cantiere, 100 persone al lavoro, 7 artisti all’opera. Proviamo a descrivervelo in qualche riga

Vi siete mai chiesti come viene allestita una mostra? Chi decide come posizionare un’opera?
Naturalmente le competenze in gioco sono tante: a partecipare alla costruzione dell’esposizione ci sono trasportatori specializzati e movimentatori di opere, operai e artigiani di ogni tipo, restauratori e museologi, addetti alla sicurezza delle persone e dei lavori da esporre, oltre ovviamente agli artisti e al curatore della mostra.*
Nel caso di Ytalia questo lavoro è stato particolarmente affascinante, perché dopo il lungo lavoro di preparazione e organizzazione, in poco meno di un mese “il cantiere” ha coinvolto circa 100 persone! Tutti gli artisti viventi hanno partecipato in prima persona all’allestimento: tra il Forte di Belvedere e gli altri 8 musei hanno lavorato direttamente sul campo Giovanni Anselmo, Giulio Paolini, Remo Salvadori, Mimmo Paladino, Marco Bagnoli, Nunzio e Domenico Bianchi. In alcuni frangenti il lavoro sulla mostra è stato un’occasione unica per ascoltare dalla viva voce dei protagonisti il senso profondo di alcune opere, o l’opportunità di confronto tra artisti di generazioni diverse.

* è una fase talmente emozionante del nostro lavoro che per le biglietterie del Forte di Belvedere abbiamo deciso di replicare le grandi casse per il trasporto delle opere d’arte.

 

Diverso il caso degli artisti scomparsi, in cui il lavoro di allestimento è stato gestito dal curatore Sergio Risaliti assieme agli eredi o ai proprietari delle opere. Vi abbiamo già raccontato ad esempio il grande lavoro di allestimento della Calamita Cosmica di De Dominicis.
Particolare il caso di Kounellis: il grande maestro dell’Arte Povera lo scorso gennaio si trovava a Firenze per effettuare i vari sopralluoghi di routine prima dell’allestimento della mostra. Con il curatore aveva visitato Palazzo Vecchio e la Galleria degli Uffizi, dove sono state installate due sue opere. Aveva incontrato il sindaco Dario Nardella e partecipato a diversi incontri per progettare al meglio il posizionamento delle opere. Durante la sua giornata a Firenze, tuttavia, non era riuscito ad effettuare il sopralluogo al Forte di Belvedere.
Con il nostro staff era stato concordato un nuovo appuntamento, purtroppo mai avvenuto: il 16 febbraio l’artista ci ha lasciati, all’età di 80 anni.
Una ferita profonda nel mondo dell’arte e una notizia accolta con grande cordoglio da parte di tutto il mondo della cultura (leggete il ricordo su Artribune).
È per questo che, dei 12 artisti di Ytalia, Kounellis è l’unico non presente al Forte di Belvedere.
Un segno di rispetto nei confronti di un progetto seguito con passione e in prima persona, ma mai ultimato.