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Perché “YTALIA: Energia Pensiero Bellezza. Tutto è connesso”?

100 opere di arte contemporanea al Forte di Belvedere e in tutta la città. Qui proviamo a raccontarvi da cosa nasce Ytalia, che apre al pubblico dal 2 giugno al 1º  ottobre.

Ytalia è una mostra che offre al pubblico l’opportunità di confrontarsi con alcuni dei maggiori artisti italiani del nostro tempo: il progetto – promosso dal Comune di Firenze e organizzato da MUS.E – nasce in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, l’Opera di Santa Croce e il Museo Marino Marini.

L’arte è Energia, Pensiero, Bellezza. Come suggeriscono le tre parole che accompagnano il titolo della mostra. A proposito, perché questo titolo?

“Ytalia” non è una nostra invenzione. È una parola di cui si trova traccia per la prima volta in un’opera della fine del 1200 realizzata da uno che, di arte, se ne intendeva: parliamo di Cimabue, che scrisse “Ytalia” in una delle volte della Basilica Superiore di Assisi, a margine di una rappresentazione di città, sicuramente Roma. Si tratta di una primissima affermazione dell’esistenza della civiltà italiana. Così Cimabue sancisce che i confini nazionali sono prima artistici che politici, e che l’identità nazionale è fatta di cultura classica e umanistica, di bellezza pagana e spiritualità cristiana.

L’Italia è ancora oggi il regno dell’arte e della bellezza. Per la comunità artistica internazionale l’arte italiana – da Giotto a Piero della Francesca, da Michelangelo a Caravaggio, e da questi fino ai Futuristi e oltre – ha fatto scuola, è stata di modello per il mondo intero, perché nei nostri manufatti artistici si è potuto apprezzare il perfetto equilibrio di classicità e anticlassicità, di eclettismo e purismo, d’invenzione e citazione, d’immanenza e trascendenza.

Firenze rafforza con Ytalia la sua immagine di città della contemporaneità dell’arte che, assieme agli artisti, riflette sulla storia civile e sul patrimonio artistico, sui grandi lasciti culturali del passato, sulla società attuale, sulla permanenza dei miti e delle favole, sui comuni archetipi e le differenti tradizioni iconografiche, sullo scambio tra artigianato e arte, tra le arti e le scienze, tra scienza sacra e antropologia.

Tornando alle parole chiave, anche queste non sono state scelte a caso. In esse, infatti, è racchiuso il senso di quanto Ytalia vuole sottolineare agli occhi del pubblico italiano e internazionale. L’arte italiana, come dicevamo, ha fatto scuola per secoli, ispirando artisti di tutto il mondo che studiavano o venivano ad ammirarne le bellezze artistiche e architettoniche e che identificavano nel talento italiano l’archetipo di bellezza e perfezione. Dagli affreschi medievali al Futurismo, dai maestosi dipinti rinascimentali alle sperimentazioni più ardite, è qui che il mondo intero riconosce la culla dell’arte di tutti i tempi.

Ma l’arte italiana non si è fermata a quelle che conosciamo come Avanguardie, che hanno caratterizzato i primi decenni del Novecento. L’arte, essendo tutt’altro che immobile, evolve e cambia così come cambia e evolve l’uomo. Racchiude il mondo interiore dell’artista e, più in generale, riflette la sua contemporaneità, combinando l’irriducibile spinta espressiva della creazione dell’opera (l’energia) con la sua interpretazione del mondo e delle sue sfaccettature (il pensiero): è da questa combinazione che nasce, in mille diverse forme, la bellezza.

Una bellezza che, al di là del giudizio critico e del gusto personale, si eleva dal tempo presente alla  dimensione dell’immortalità, consegnandosi ai posteri: è intorno a noi,  nasce di continuo, ed è quella stessa bellezza di cui avrete un assaggio visitando Ytalia.