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L’ultimo poeta del Rinascimento: Luciano Fabro

 

Luciano Fabro è uno dei fondatori del Movimento artistico dell’Arte Povera in cui passato e futuro, natura e cultura si uniscono senza soluzione di continuità. Un artista che ha messo al centro della sua opera l’Italia, la sua storia e la sua arte.

 

L’Italia è una Repubblica fondata sull’arte e la bellezza, e Ytalia è una mostra che vuole raccontare la bellezza del nostro Paese attraverso gli occhi e le opere di alcuni dei più importanti artisti italiani del nostro tempo. Uno sguardo d’insieme sull’arte contemporanea italiana, immersi in luoghi simbolo del nostro patrimonio artistico come Forte Belvedere con la sua splendida vista su Firenze, Palazzo Vecchio testimone silenzioso di eventi che hanno rivoluzionato la storia e l’arte italiana o la Galleria Palatina, custode di innumerevoli opere d’arte.

L’Italia è al centro di questo progetto e nelle opere degli artisti esposti, quindi non vi sorprendete se ad accogliervi all’ingresso principale del Forte – se non siete fiorentini, è quello che incontrate risalendo la Costa San Giorgio da San Niccolò – ci sarà l’ Italia Porta del torinese Luciano Fabro.
Una lamiera di ferro grecata che riproduce due sagome affrontate specularmente di un’Italia a testa in giù, che diviene, posta com’è sotto l’architrave del portale d’ingresso, una sorta di passaporta che vi invita a entrare e a guardare tutto da un’altra prospettiva. L’opera è parte di una serie di celebri Italie che dal ‘68 Fabro ha realizzato come metafora di un Paese in evoluzione storica e sociale. Ecco come le descrive lo stesso artista: La forma dell’Italia è statica, immobile, misuro la mobilità delle mie mani su una cosa ferma. L’Italia è come l’album degli schizzi, promemoria, continuo a farla negli anni: se studio qualcosa di nuovo lo abbozzo in un’Italia.”

 

Ytalia ospita anche un’altra opera di questa serie: l’Italia d’oro, una penisola in bronzo dorato, appesa capovolta con un cappio che strozza la Calabria. Per ammirarla però vi invitiamo, una volta usciti da Forte Belvedere, ad andare alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti dove troverete esposte anche le opere di altri due artisti ospiti della mostra Ytalia, Domenico Bianchi e Alighiero Boetti.
Durante la vostra passeggiata nei giardini del Forte incontrerete anche altre opere di Fabro: si tratta di  Zefiro, scultura verticale massiccia e affilata  che richiama la forma di una vela svettante in marmo zebrino lasciato lì a farsi levigare ancora un po’dal vento, e Esprit de geometrie esprit de finesse, una colonna in marmo zebrino le cui scanalature seguono le venature del marmo dando un movimento alla staticità della colonna, un richiamo all’arte greca in una visione più dinamica.

A questo punto sarete un pò stanchi o magari avrete sete, quindi perchè non prendersi qualcosa da bere nella caffetteria del Forte, qui potrete affacciarvi e vedere Firenze insieme all’ultima opera di Luciano Fabro presente in mostra: Balcone (Nudi), lastre di marmo poggiati sul balcone come turisti o visitatori alla ricerca di una buona foto, o in attesa di qualcuno per chiacchierare.
Se vi è piaciuto questo artista, allora troverete altre sue opere nella Basilica di Santa Croce. Qui infatti potrete ammirare Io rappresento l’ingombro dell’oggetto nella vanità dell’ideologia” un giaciglio in marmo Paonazzo da cui un individuo è “sfilato” lasciando l’impronta dei suoi piedi e della faccia sul cuscino, e Nido una scultura in marmo di Carrara in cui due frammenti di colonna “proteggono” delle uova.
Insomma una passeggiata fra passato e futuro, natura e cultura grazie alle opere di Luciano Faro, definito “probabilmente l’ultimo poeta del Rinascimento”.