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Vera o finta? I millennials, i musei e l’arte contemporanea

Vi siete mai chiesti perchè i ragazzi non vanno nei musei o alle mostre? Cos’è che rende noiosa una visita e al contrario cosa li spingerebbe ad andarci?

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Mus.e, in occasione della mostra Ytalia al Forte di Belvedere, ha deciso di chiederlo
direttamente a loro, i “millennials”, che cosa vorrebbero trovare in un luogo dedicato all’arte e alla cultura; abbiamo chiesto loro di proporre un’idea  e di aiutarci a metterla in atto.

Quale è stato il risultato? Un evento, o per meglio dire una sfida dal titolo “Vera o finta?”, ideata e realizzata da loro e rivolta ai loro coetanei che ha coinvolto più di 60 ragazzi.

Nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro prevista da La buona scuola otto ragazzi del Liceo Scientifico Ernesto Balducci di Pontassieve e quattro ragazze del Liceo Classico Machiavelli-Capponi si sono seduti a tavolino, coordinati dal nostro dipartimento mediazione, per capire quale evento si potesse organizzare per attirare i giovani a visitare un museo.

Le proposte erano, come si può ben immaginare, varie, dalla “caccia all’opera” alla “giornata mondiale dei sogni”, ma ci voleva qualcosa di più innovativo, qualcosa che non si fosse mai visto prima e che soprattutto facesse divertire i ragazzi in visita, che li coinvolgesse attivamente.

Quindi si sono detti: perché non creare una competizione mettendo in palio anche un premio?

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É nata così l’idea di nascondere sei opere finte fra quelle vere esposte all’interno della mostra Ytalia al Forte di Belvedere e di premiare chi le avrebbe scovate per primo con un aperitivo all’Hard Rock Cafè.

Dopo aver studiato le opere e gli artisti esposti in mostra, i dodici ragazzi hanno ideato le sei installazioni finte con annesse didascalie e biografie, seguendo per filo e per segno il format comunicativo delle opere esposte, così da confondere i partecipanti. Le opere finte sono state create con l’aiuto dei ragazzi del Liceo Artistico L.B. Alberti e poi posizionate negli spazi del Forte poche minuti prima dell’evento creando così un percorso ad hoc.

E così sabato 30 settembre sessanta ragazzi di età compresi fra i 14 e i 19 anni hanno accolto la sfida e si sono divertiti assieme a chi quella sfida l’aveva creata, per scovare le sei opere finte. Gli organizzatori, compiaciuti, hanno dovuto in alcuni casi aiutare a riconoscerle perché le opere erano state realizzate alla perfezione.

I ragazzi dell’Alternanza Scuola Lavoro hanno svolto contemporaneamente i ruoli di ideatori, curatori, artisti e anche accompagnatori, mettendosi in gioco in tutto e per tutto e, facendo fronte anche a timidezza e imbarazzo.

Partendo dalla più scontata delle affermazioni sull’arte contemporanea, “questo avrei potuto farlo anche io” hanno creato e curato ogni singolo momento di un evento che è stato un vero e proprio successo. Perché come tengono a precisare Iana, Gabriele e Niccolò, tre degli ideatori dell’evento, la cosa che più li ha colpiti è stata vedere i loro coetanei divertirsi in un luogo che, prima di entrare, consideravano triste e noioso.